De Ketelaere: «Nello spogliatoio sorrido, in campo no. Nell'Atalanta sono un 9 e mezzo»
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De Ketelaere: «Nello spogliatoio sorrido, in campo no. Nell’Atalanta sono un 9 e mezzo»

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Le parole di Charles De Ketelaere, attaccante belga dell’Atalanta, sulla prima parte di stagione in nerazzurro

Charles De Ketelaere è diventato una delle grandi certezze dell’Atalanta 2023-24, dopo che non lo era stato per nulla in precedenza nel Milan. Il belga ha spiegato la sua rinascita a La Gazzetta dello Sport.

SINTESI«Ecco, sì, questo mi piace, è una buona sintesi: adesso sono un nove e mezzo»
AGGETTIVI PER IL CDK DI OGGI«Inizio da orgoglioso, ma anzitutto della squadra, in corsa per i suoi obiettivi in campionato, in Europa League e in Coppa Italia. Fiducioso: l’Atalanta da due mesi gioca bene e io anche, così mi piaccio. Sereno: cerco di esserlo sempre, dopo le buone partite, ma anche quelle meno buone. Per lavorare bene, ogni giorno».
IL GOL DEL 3-0 AL FROSINONE«Più convinzione che rabbia, è difficile che io sia arrabbiato. Ma è vero che mi sono lasciato andare di più, anche perché era proprio un bel gol».
DA RAGAZZO SORRIDEVA SEMPRE«Se chiede nel nostro spogliatoio, le diranno la stessa cosa. Ma è vero, me lo dicono anche i miei: quando gioco ho un faccia diversa, sorrido molto poco, se non quando esulto. È solo concentrazione».
GASPERINI«Con i suoi consigli tecnici e tattici ha fatto evolvere il mio modo di vedere il calcio. Mi ha detto subito: “In campo devi essere protagonista. Chi segna o fa un assist lo è di sicuro, ma puoi esserlo anche con un pressing fatto bene, giocando bene da attaccante”».
FALSO MAGRO COME SINNER«Quando si è alti come noi, i muscoli si vedono meno…».