2012
Figc, Abete: “Agli Europei senza obiettivi minimi. Gli arbitri…”
Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “SkySport24” a margine della premiazione di Gianni Rivera da parte del presidente dell’Uefa, Michel Platini.
Iniziando proprio in merito alla premiazione di Rivera: “Sì, è un grande esponente del calcio italiano ed ancora oggi svolge un ruolo importante come presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Federazione. Ha un passato importante di successi con la maglia dell’Italia e del Milan. à? una soddisfazione per tutto il calcio italiano, non solamente per Gianni”.
Se ci sono altri elementi del calcio italiano in grado di competere per premiazioni come il Pallone d’Oro: “Diciamo che di Palloni d’Oro ne abbiamo avuti quattro nella nostra storia, come i successi ai Mondiali. Oggi festeggiamo Rivera, in futuro speriamo di poter festeggiare altri giocatori. Abbiamo grandi campioni. Balotelli Pallone d’Oro? Mi pare un po’ presto, ecco”.
Per quanto riguarda invece gli obiettivi dell’Italia agli Europei in Polonia ed Ucraina: “L’Italia ha il dovere di andare e partecipare ad una manifestazione come gli Europei senza porsi traguardi minimi. Fa parte della storia e della tradizione del nostro calcio e del nostro Paese. Non siamo certamente i favoriti, ci sono delle nazionali che hanno fatto meglio di noi negli ultimi anni, a partire da Spagna e Germania. Andiamo, convinti di fare il massimo e senza accontentarci di nulla, sapendo che ci sono 3-4 squadre che attualmente hanno maggiori potenzialità della nostra”.
Passando poi alle polemiche arbitrali ed il silenzio stampa della Juventus: “Penso che sia una fase particolare del campionato. Un momento che, per una serie di eventi accaduti, risulta complesso e va gestito da parte di tutti quanti noi. Io parlo per me e per la Federazione, la società quando lo riterrà giusto prevederà le modalità per toranre a comunicare. à? una critica nei confronti di alcuni arbitraggi, ma questo fa parte della dimensione calcio e può avvenire quando c’è maggiore stress per risultati che non arrivano come si spererebbe. La cosa importante è che ci sia serenità , equilibrio e trasparenza. Speriamo in un bellissimo campionato, sapendo che sono gli episodi che a volte fanno i risultati. Accanimento post-Calciopoli verso la Juventus? Accanimento non direi. Sono certamente momenti di grande intensità . Accanimento presuppone volontà , cosa che non esiste. Ci potrebbero essere critiche legittime per quanto accade negli episodi in campo, ma questo non ha nulla a che vedere con l’accanimento ed il post-Calciopoli, ma il tutto deve essere fatto nel massimo della serenità . Gli arbitri hanno l’obiettivo e l’interesse di fare bene, un errore determina un danno ai club, ma anche all’arbitro e l’assistente del caso, ed alla classe arbitrale italiana. I primi ad essere interessati a mantenere alto il livello sono proprio gli arbitri italiani”.
Infine, chiosa sulle squadre ancora in corsa in Champions League e la possibilità di averne tre su otto ai quarti: “L’opportunità c’è, perchè abbiamo una squadra qualificata, il Milan, e due squadre che hanno ancora le carte in mano per farcela. Con Chelsea ed Olympique Marsiglia sono gare difficili, ma sono alla portata di Napoli ed Inter. Tutti facciamo il tifo per loro perchè portare tre squadre su otto ai quarti sarebbe un grande successo per i club e per tutto il calcio italiano”.