Juve Empoli: bianconeri a baricentro basso, Milik da 3 in pagella
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VOTI&STATS – Juve Empoli: bianconeri a baricentro basso, Milik da 3 in pagella

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Juve Empoli, gara condizionata dal rosso a Milik: le statistiche e i voti dei quotidiani dopo il match dell’Allianz

Ovviamente la gara della Juventus con l’Empoli è stata fortemente condizionata dal rosso diretto ricevuto da Milik. Trascorrere 72 minuti più recupero in inferiorità numerica non è semplice anche se due cose vanno considerate: i bianconeri erano comunque passati in vantaggio e si sono fatti rimontare; nel primo quarto d’ora, 11 vs 11, il dato del possesso palla era stato assolutamente coincidente tra le due squadre, 4 minuti e 17 secondi a testa, e in quello dopo leggermente superiore alla squadra di casa. Che però, successivamente, è riuscita ad alzarsi molto poco e solo in momenti episodici, finendo per registrare un baricentro di 5 metri inferiore agli avversari, anche se non bassissimo: 51,7 metri, la Juve è stata anche molto più arretrata in certe gare del girone d’andata. Come va giudicato il lavoro di Massimiliano Allegri. I due principali quotidiani italiani hanno idee diverse e non di poco.

ALLEGRI – Per La Gazzetta dello Sport il tecnico bianconero va bocciato col 5: «Perché insiste con la difesa a tre? E perché tanta attesa per Yildiz? Forse pensava di farcela, ma la Juve era monotona e serviva la scossa». Una critica che non trova concorde il Corriere della Sera, che eleva al 6 l’allenatore: «In dieci, ci prova con tutto il mazzo di carte».

Anche il protagonista in negativo della partita ha un giudizio differente di un voto, rimanendo comunque in entrambi i casi nell’ambito della solenne stroncatura.

MILIKGazzetta gli rifila un 3 in pagella: «Errore incredibile dall’alto della sua esperienza. La Juve non deve costruirsi alibi, ma senza l’espulsione non sarebbe finita così. Follia pura». Il Corriere lo considera da 4: «Episodio da psicologia cognitiva: anche i giocatori intelligenti fanno cose insensate. Piede a martello, a centrocampo, dopo 17 minuti, lasciando la compagnia in 10 e saltando l’Inter».