Juve-Roma: siete proprio sicuri che il risultatismo di Allegri e Mou non crei gol?
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Juve-Roma: siete proprio sicuri che il risultatismo di Allegri e Mou non crei gol?

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Allegri Mourinho

Juve-Roma, ma voi siete proprio sicuri che la voglia di risultatismo dei due allenatori non porti a tanti gol?

Juventus-Roma, Allegri contro Mourinho, risultatista contro risultatista così imparate, se non vi basta un brutto neologismo, stasera ne avrete una doppia versione. La stragrande parte dei commentatori ha disegnato in anticipo la sfida dell’Allianz Stadium come il copione di due squadre votate al gioco difensivo, rarissimamente spettacolari o generose, capeggiate da quelli che oggi La Gazzetta dello Sport ha definito «due maestri della strategia dell’attesa, alla faccia dei giochisti». Sulla rosea perciò lo scenario ipotetico è così descritto: «una lunga fase di studio, questo ci aspettiamo stasera, e speriamo di sbagliarci perché, se uno aspetta l’altro e nessuno si fa avanti, lo spettacolo ne risente, anche se lo spettacolo inteso come gioco bello e coraggioso non è una priorità né di Allegri né di Mourinho». Di conseguenza, ecco cosa potrebbe accadere: «Lo 0-0 è un risultato abbastanza possibile, anche se Juve e Roma godono di giocatori capaci di inventarsi la giocata e di rompere l’equilibrio, e a quel punto chi andrà sotto dovrà farsi avanti e concedersi alle ripartenze altrui, l’incubo di ogni allenatore risultatista».


Ma siamo sicuri che andrà davvero così com’è probabile che sia? Ci sono due precedenti che contraddicono totalmente questa ipotesi, due match tutt’altro che noiosi. Il primo risale a un Juventus-Manchester United, molto noto per il ribaltone finale dei Red Devils a Torino, da 1-0 a 1-2 e il conseguente gesto di Mourinho che ai tifosi bianconeri ricordò il Triplete interista. Allegri ha più volte ricordato quell’incontro per attaccare i giornalisti sulla base di questo concetto: la Juve fece una splendida prestazione, ma il punteggio finale sfavorevole portò a elaborare giudizi ipernegativi sui miei. Il secondo episodio è l’incredibile 3-4 dell’Olimpico di due anni fa, con le 3 reti bianconere in 7 minuti a capovolgere un destino segnato. Due esempi differenti, già solo perché uno in Champions e l’altro in Serie A, e poi perché il primo si sbloccò solo a metà ripresa e il secondo dopo soli 11 minuti. Come dire: non date retta a quel che si dice, magari stasera si sale sulla giostra del gol, anche se Inter-Roma e Juventus-Inter di questa stagione (1-0 e 1-1) non sono stati proprio esempi di 90 minuti iper-avvincenti, giusto per proporre un esempio di quando la posta in palio è alta.