Juventus, Benatia l'insostituibile: così si è riscoperto top player - Calcio News 24
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Juventus, Benatia l’insostituibile: così si è riscoperto top player

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Medhi Benatia sembra essere il valore aggiunto di questa Juventus: i numeri in coppia con Chiellini confermano questa lettura

Il detto secondo cui non tutti i mali vengono per nuocere trova conferma – dal punto di vista della Juventus – nel caso Bonucci. Detto addio a Leo, il difensore regista su cui i bianconeri avevano costruito le basi dei successi dell’ultimo lustro, sembrava complicato – quanto meno nel breve termine – riuscire a ritrovare la solidità difensiva che in Italia è necessaria per puntare allo Scudetto. Perché in Serie A, com’è noto: vince chi prende meno gol, non chi ne fa di più. Ma è proprio quando Daniele Rugani ha iniziato a mostrare i suoi limiti d’esperienza – e forse di carattere – che Massimiliano Allegri ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Ecco a voi Medhi Benatia, il top player dimenticato (chissà perchè) ma pronto all’uso.

E il marocchino non si è fatto attendere, anzi. Come fosse la cosa più naturale di questo mondo, si è piazzato al centro della difesa accanto a Chiellini e alzato il muro. I numeri riportati da La Gazzetta dello Sport di oggi, in questo senso, parlano chiaro: 7 partite in coppia da titolari, di cui 5 vinte e 2 pareggiate. Un modo per dire che quando sono in campo insieme è davvero difficile che la Juventus perda. Benatia e Chiellini sembrano condividere la scena da una vita: complementari e granitici, decisi e concentrati, la media di 0,4 gol subiti a partita è sintomatica delle difficoltà incontrate dagli attaccanti avversari di fronte ai difensori bianconeri.

E in un certo senso meraviglia la meraviglia che il fattore B (Benatia) ha sortito nella resa bianconera. Soltanto nell’agosto del 2014 Medhi Benatia veniva ceduto al Bayern Monaco (allora il top) per 28 milioni di euro dalla Roma. E 28 milioni di euro per un difensore nel 2014 significavano ancora qualcosa. Non deve sorprendere, dunque, l’impatto del marocchino nel nostro campionato. A 30 anni ha la maturità giusta per evitare le amnesie con ogni tanto disseminava per troppa confidenza. La Juventus, si può dire, gli ha fatto bene. Lo ha reso meno appariscente ma più concreto. Così è diventato insostituibile, così è ritornato top player.