Koopmeiners a carte scoperte: non una sorpresa per l'Atalanta
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Koopmeiners a carte scoperte: l’ovvietà di una situazione che non sorprende l’Atalanta

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Atalanta-Juventus serie A

Teun Koopmeiners e il calciomercato: dalle dichiarazioni all’ovvietà che l’Atalanta dovrà affrontare (anche in maniera esplicita)

Ovvietà esplicitamente dichiarata. Bastano queste tre semplici parole per descrivere quelle che sono state le dichiarazioni di Teun Koopmeiners, scatenando un vero e proprio effetto domino tra reazioni, controreazioni e opinioni del mondo Atalanta.

Innanzitutto occorre partire da una premessa: la sincerità è ben accetta nel mondo del calcio, dove una verità (seppur possa far dispiacere) è meglio di una patriottica bugia. Koopmeiners ha voluto essere chiaro raccontando una realtà non del tutto sorprendente: l’Atalanta dal canto suo sapeva che uno dei suoi gioielli, compreso l’olandese, avrebbe fatto le valigie, ovviamente per grossa offerta.

Le parole di Teun, unite alle premesse di calciomercato citate prima, sono paragonabili ad una partita a briscola dove si sanno perfettamente la carte dell’avversario: una strada imboccata dove dichiarazioni o non, andava a finire così, dove non bisogna essere sorpresi dell’inevitabile.

Serviva dirlo il 21 marzo quando si poteva aspettare giugno? Certo che si, fatto sta che le sue dichiarazioni sono state coerenti con quella che dovrebbe essere una cessione importante e al tempo stesso matura: Koopmeiners vedrà le varie offerte mettendosi al tempo stesso a disposizione dell’Atalanta, aspettando l’offerta che vada bene ai nerazzurri come segno di “rispetto”. Non si sta parlando di una pressione stile Andrea Conti, bensì di una volontà di essere ceduto dove l’ultima parola sul cartellino spetta alla società: pagare moneta, vedere cammello dove la priorità è “come” si sostituisce un giocatore per quanto Teun sia forte.

D’altra parte come è stato esplicitamente dichiarato di andare via, dall’altra è giusto esplicitamente dichiarare che da qui fino alla fine del campionato Koopmeiners dovrà dare tutto in campo (e gli stimoli non mancano): così come ha spiegato ieri per placare gli animi nerazzurri. Perché a Bergamo non è importante se te ne vai, ma il “come” lasci l’Atalanta: al di là che sia stato reso noto un futuro che, detto o non detto, doveva inevitabilmente accadere.