L'analisi di Sacchi: «Ormai scappano tutti all'indietro, bisogna aggredire per segnare» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Hanno Detto

L’analisi di Sacchi: «Ormai scappano tutti all’indietro, bisogna aggredire per segnare»

Pubblicato

su

Sacchi

Lo storico ex allenatore Arrigo Sacchi ha analizzato il modo di giocare delle squadre negli ultimi anni

Arrigo Sacchi, storico ex allenatore del Milan ed ex c.t. dell’Italia, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha analizzato il moderno modo di giocare da parte delle squadre.

DIFESA ALTISSIMA – «Ovviamente sì. Noi giocavamo con la linea a metà campo, abbiamo fatto di tutto per… andare avanti. Il nostro fuorigioco era conseguenza di una squadra che attaccava, che cercava il dominio e i cui riferimenti erano il pallone e tutti quelli vicini che potevano entrarne in possesso. Per cui non c’era la ricerca del fuorigioco come priorità ma era una situazione che si sviluppava dall’atteggiamento di “mirare” davanti e non indietro, di vicinanza nostra usando la trama collettiva e la sincronia che portavano il Milan a guardare avanti e il pallone». 

AGGRESSIONE ALTA – «Però solo in alcuni c’è proposizione. In Mancini, in Gasperini e in Italiano che con la Fiorentina ha creato uno stile. Vi “regalo” questa statistica: se fai il recupero palla vicino alla tua area succede 0 volte o al massimo una che nell’azione che segue vai a fare gol; se recuperi a metà campo, le opportunità vanno da 2 a 4; se capita nella metà campo avversaria, le opportunità sono da 6 a 8». 

FUORIGIOCO – «Io seguo le statistiche ma sa una cosa? Mi sembra di ricordare un sacco di gol annullati per off-side e col Var. Il fuorigioco non viene cercato perché le squadre corrono all’indietro e perché per l’80% si gioca sul contropiede e nel restante 20, beh, il fuorigioco arriva».