Litigio Gattuso-Bakayoko, la verità del francese: «Io volevo entrare, ma...»
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Milan, Bakayoko: «Non mi sono rifiutato di entrare, Gattuso mi ha detto cose inaspettate»

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La verità di Tiemoué Bakayoko sul litigio con Gennaro Gattuso durante Milan-Bologna: tramite social il centrocampista francese prova a spiegare l’accaduto del primo tempo

Lo scontro di ieri tra Gennaro Gattuso e Tiemoué Bakayoko è l’ennesimo tassello di una mosaico infuocato in casa Milan: tra i due sarebbe nato un violento alterco nel primo tempo della gara col Bologna, quando il tecnico rossonero aveva chiesto al centrocampista francese di riscaldarsi per entrare in campo al posto di Lucas Biglia. Bakayoko, che non si sarebbe fatto trovato pronto, avrebbe di fatto mandato a quel paese Gattuso (si evince dal suo labiale un “fuck off” pronunciato nettamente), che gli avrebbe poi dato appuntamento negli spogliatoi. Al posto dell’ex Monaco è entrato in campo José Mauri, ma la vicenda chiaramente non può dichiararsi esaurita qui. Nella notte il giocatore è intervenuto via social sulla questione.

«Non accetto di essere considerato un giocatore che si rifiuta di entrare in campo quando il suo allenatore glielo chiede e che non rispetta il suo club e i suoi compagni di squadra – il messaggio di Bakayoko pubblicato su Twitter e sulle storie di Instagram . Mi è stato chiesto di prepararmi nel caso ci fosse un cambio e mi sono preparato immediatamente, poi sono andato a scaldarmi per un massimo di due o tre minuti, ma alla fine ho chiesto di tornare in panchina. Penso che sia stato tra il ventitreesimo e il ventiseiesimo del primo tempo. Quando mi sono seduto in panchina l’allenatore mi ha parlato in termini inaspettati: io non ho fatto altro che riportare le sue parole. Niente di più. Le cose sono chiare: non mi sono mai rifiutato di entrare in campo. Mi sembra che le immagini parlino da sole. Avevo solo un desiderio: entrare e aiutare i miei compagni come ho sempre fatto e come farò da qui al termine della stagione. Forza Milan».