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Milan nella bufera: Bonucci è stato sfiduciato da tre senatori dello spogliatoio

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Clima teso in casa Milan: Bonaventura, Abate e Montolivo avrebbero incontrato la società per sfiduciare capitan Bonucci. I tre senatori non vedrebbero di buon occhio l’importanza che sta assumendo l’ex Juve in rossonero

Il clima in casa Milan, soprattutto nelle ultime settimane, non è dei più sereni. E i risultati hanno messo un carico pesantissimo su una situazione che starebbe sfuggendo dalle mani della società già da agosto. Le prestazioni in campionato, ma soprattutto le prove molto deludenti dei nuovi innesti arrivati nel mercato estivo hanno fatto sì che si creasse una sensazione di totale sfiducia nei confronti di Leonardo Bonucci, arrivato in pompa magna ma finora lontanissimo parente del giocatore straordinario ammirato con la maglia della Juve nelle passate stagioni. Anche in campo si percepisce che il Milan non è compatto e che la squadra fatica ad assimilare le disposizioni tattiche di Montella, che ancora non è riuscito a trovare una quadra per far rendere un gruppo dalle potenzialità quasi totalmente inespresse, ma il problema sembrerebbe venire da più lontano. E riguarderebbe lo spogliatoio. Sembra infatti che Giacomo Bonaventura, Ignazio Abate e Riccardo Montolivo abbiano già sfiduciato Bonucci. Nel modo più diretto possibile, ovvero attraverso un confronto la società.

I tre pretoriani incontrano Fassone, ma…

Pare infatti, secondo alcune ricostruzioni provenienti dall’ambiente rossonero, che i tre senatori del vecchio Milan abbiano incontrato l’amministratore delegato Marco Fassone nei giorni scorsi. Bonaventura, Abate e Montolivo (appoggiati anche da Manuel Locatelli, che sui social si era reso protagonista di una piccola gaffe dopo il ko contro la Sampdoria) non avrebbero gradito la scelta di responsabilizzare agli occhi di tutto il mondo Bonucci, sponsorizzato come salvatore della patria già dal momento del suo arrivo a luglio. Il malessere deriverebbe dalla scelta di togliere la fascia di capitano a Montolivo per affidarla ad un giocatore che, almeno per quanto riguarda la militanza nel Milan, ha ancora tutto da dimostrare.

Il malumore, soprattutto per Bonaventura e Abate, sarebbe anche accentuato da Mino Raiola, che ha compromesso i rapporti con Fassone e Mirabelli dopo la lunga trattativa per il rinnovo di contratto di Gigio Donnarumma. Raiola, ma questo non è un mistero, vorrebbe far sì che a fine stagione i suoi tre assistiti possano cambiare aria a stretto giro di posta e non a caso Bonaventura in estate venne proposto dal potentissimo procuratore al Psg, club nel quale gioca Marco Verratti, fresco di affiliazione proprio con Raiola.

Come si è concluso il confronto con Fassone? Con un nulla di fatto che mette in apprensione il Milan. La società è stata molto chiara: Bonucci resta il capitano, nonché il simbolo di un nuovo corso che non può essere sconfessato dopo due mesi e qualche sconfitta che non pregiudica nulla dal punto di vista degli obiettivi da raggiungere. Almeno non per ora. E Bonaventura, Abate e Montolivo dovranno farsene una ragione, anche se c’è il rischio che la frattura venutasi a creare all’interno dello spogliatoio complichi notevolmente il lavoro di Montella. Sarà in grado il tecnico di compattare un ambiente che rischia di dar vita ad una vera e propria fronda anti-Bonucci?