Cessione Milan: ultime sulla trattativa tra Li e Commisso
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Commisso ci mette la faccia per difendere il Milan al TAS

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Rocco Commisso sarebbe pronto a fare da garante per il Milan davanti al TAS e ottenere l’annullamento dall’esclusione dalle coppe europee – ore 19,28

Rocco Commisso non ha intenzione di mollare nella corsa alla proprietà del Milan nonostante il presidente rossonero Yonghong Li abbia bloccato le trattative. Fonti vicine al proprietario dei Cosmos confermano il suo impegno nell’acquisto del club di via Aldo Rossi. Non solo, stando a quanto riporta Sport Mediaset, Commisso sarebbe pronto anche a metterci la faccia e fare da garante per il Milan nel ricorso al TAS contro la decisione del Uefa di escludere la squadra dalla prossima Europa League e dall’edizione successiva in caso di qualificazione. Gli ultimi rumors affermano che Commisso avrebbe deciso di attendere ancora qualche giorno prima di abbandonare per sempre le trattative e che intende comunque investire in un club italiano anche se questo non fosse il Milan. Tra le squadre che potrebbero interessargli ci sarebbe il Palermo.

Cessione Milan, Yonghong Li gioca al rilancio e Rocco Commisso non la prende bene. Il cinese vuole l’asta, la famiglia Ricketts si rifà viva – 27 giugno, ore 7.25

Li avrebbe trovato i trentadue milioni di euro da dare a Elliott, a sorpresa. Il rischio è che adesso Commisso si tiri fuori: l’italo-americano non è intenzionato a partecipare a aste e non ha preso bene il dietrofront del cinese, in questo momento è molto irritato dal cambio di prospettiva. L’intenzione di Li sembra essere quella di arrivare almeno a ottobre, momento in cui dovrà rifinanziare il debito contratto con Elliott. A quel punto potrebbero delinearsi altri scenari per il Milan, come un’asta tra Commisso e la famiglia Ricketts. Proprio gli statunitensi, già a capo dei Chicago Cubs nel baseball, sono tornati alla ribalta. Li starebbe cercando di capire se l’offerta dei Ricketts è migliorabile, magari con l’ingresso di nuovi soci. Il presidente rossonero vorrebbe mantenere almeno un 20% di quote, l’ipotesi non pare peregrina. L’indecisione di Li sta bloccando tutto, per ora.

Cessione Milan, il dietrofront di Yonghong Li sull’offerta di Commisso – 26 giugno, ore 23,25

Clamoroso stop nella trattativa per la cessione del Milan. L’attuale patron Yonghong Li, come riportato da Sky Sport, avrebbe cambiato le condizioni per la vendita delle quote societarie dopo l’accordo di massima raggiunto nelle ultime ore. Li, secondo quanto riportato, starebbe pensando di versare entro il prossimo 6 luglio i 32 milioni al fondo Elliot elargiti in prestito per il rifinanziamento del club. Così, potrebbe allungare la sua pemanenza alla guida societaria del Milan fino a ottobre, al fine di creare un’asta per la cessione del club.

Decisive le prossime ore: nella notte italiana potrebbe arrivare la fumata bianca. L’attuale presidente del Milan resterebbe con il 20% delle quote

Sono ore caldissime in casa Milan. Cina e Stati Uniti collegate in una sola notte. Il Milan nelle prossime ore potrebbe passare a Rocco Commisso e diventare così a stelle e strisce. Il proprietario dei Cosmos avrebbe così battuto la concorrenza di Thomas Ricketts, che venerdì sera era uscito allo scoperto con un progetto a medio lungo termine per il club rossonero. Tutto vero. Ma Rocco Commisso, rappresentato dalla banca d’affari Goldman Sachs, era in vantaggio da tempo. Nelle scorse settimane Yonghong Li aveva già rifiutato una sua offerta, ma oggi è orientato a dire sì. Perché questo dietrofront improvviso?

Per due ragioni. In primis, perché Commisso ha deciso di lasciare una quota di minoranza del Milan, intorno al 20%, a Yonghong Li. E questo gli consentirebbe di poter rientrare in futuro dell’investimento fatto. In secondo luogo, perché l’attuale proprietario cinese non vuole lasciare dal 10 luglio il club di via Aldo Rossi a Elliott, ma preferirebbe incassare subito i soldi e sistemare i conti con il fondo americano (ovviamente, grazie all’intervento di Commisso). La partita si potrebbe svolgere, nelle prossime ore appunto, negli uffici di Goldman Sachs a Wall Street. Dopo la cessione, arriverà con ogni probabilità la sentenza della Uefa che escluderà il Milan dalla prossima Europa League. Da vedere se per un anno, se per due oppure se per una stagione più la condizionale. Non ci sarà una multa salata ma piuttosto o limitazioni di rosa oppure l’abbattimento del tetto salariale. L’ultima speranza del Milan è il TAS di Losanna, dove i rossoneri si presenteranno, forse, con una nuova proprietà.