Per il Milan Europa League a rischio? UEFA e FFP: facciamo chiarezza
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Milan senza Europa League e con perdite milionarie? Facciamo chiarezza

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fassone mirabelli milan

Milan Europa League, vediamo che cosa può accadere: i rischi economici e sportivi dopo la bocciatura UEFA del settlement agreement

Che ne sarà del Milan dopo la bocciatura dell’UEFA per il settlement agreement? A dirlo sarà la stessa UEFA a metà giugno, ma per ora sono uscite molte voci. In tanti hanno parlato di Milan fuori dall’Europa League 2018-19 e di perdite milionarie dovute all’esclusione dalle coppe europee. Mentre Atalanta e Fiorentina si scaldano (la Dea andrebbe ai gironi e la Viola ai preliminari, in caso di esclusione rossonera), è bene fare chiarezza su cosa può accadere al Milan. Innanzitutto bisogna analizzare l’aspetto economico. Il Diavolo risentirebbe dall’esclusione: non tanto per gli sponsor o il merchandising, quanto per la perdita dei premi UEFA e del botteghino per le gare di coppa. Considerando che i premi sono in aumento del 15% dal 2018-19 e che la sola qualificazione alla fase a gruppi vale 2,6 milioni di euro più 120mila euro per ogni punto guadagnato, si capisce che la perdita non sarebbe bassissima. Il botteghino, invece, è virtualmente sugli otto milioni, se si replicasse quanto avvenuto nella stagione in corso. Non si tratta di somme da Zio Paperone, ma sono soldi importanti.

Passiamo dunque alle sanzioni dell’UEFA. Dopo la bocciatura del settlement agreement hanno gridato tutti all’esclusione dalle coppe, ma quella è solo l’extrema ratio – anzi, ci sarebbe un passo successivo, come vedremo. I gradi di giudizio sono nove: un avvertimento, un richiamo, una multa e la decurtazione di punti nella stagione successiva alla sanzione (ergo il 2018-19) sono i primi quattro gradini di una scala che porta anche all’addio alle coppe. Fin qui si tratterebbe di sanzioni di livello, ma che sarebbero facilmente gestibili. Il quinto step riguarda la trattenuta degli introiti ricavati dall’Europa League, il sesto invece il divieto di iscrivere nuovi giocatori alle liste UEFA, che di fatto bloccherebbe il mercato per la coppa. Gli ultimi tre gradini sono terribili. Uno dei più gravi è la limitazione delle rose con conseguente controllo del mercato, altrimenti viene l’esclusione dalla prossima Europa League e forse anche dalle successive competizioni. L’ultimo scalino è la revoca di un titolo europeo, ma non è un problema che dovrebbe riguarda il Milan attuale. Il tema è stato trattato anche dalla redazione di Milanews24, che ha dato ulteriori delucidazioni in merito.