Nainggolan: «Monchi innamorato di Roma? S'è visto. Zaniolo? Facile ora»
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Inter, Nainggolan: «Monchi innamorato di Roma? S’è visto… Zaniolo? Facile dopo una stagione»

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Ancora Radja Nainggolan a ruota libera nell’intervista odierna: il belga dell’Inter si è concentrato anche sull’ex Roma affrontando gli argomenti Monchi e Nicolò Zaniolo

Non solo le frecciate a Mauro Icardi e la dichiarazione di fedeltà a Luciano Spalletti: Radja Nainggolan, a ruota libera nel corso dell’intervista odierna al Corriere dello Sport, ha parlato anche di Roma. Due gli argomenti affrontati dall’ex centrocampista giallorosso: il rapporto conflittuale con Monchi e le premesse del giovane Nicolò Zaniolo, giocatore rientrato proprio nell’ambito dell’operazione che lo ha portato in nerazzurro con risultati sotto gli occhi di chiunque. «Monchi? Con lui avevo un rapporto aperto: riuniva spesso i sei o sette giocatori più rappresentativi e tutti insieme parlavamo di come fare il meglio per la società e la squadra. Mi sentivo un calciatore importante. Poi, però, ho saputo le cose che diceva di me e quelle mi sono piaciute meno…», ha spiegato Nainggolan.

«Tre giorni dopo il suo addio alla Roma, la squadra di cui diceva di essere innamorato, era già d’accordo per tornare a Siviglia. Per me questo dimostra molte cose – le parole del giocatore belga ancora sull’ex direttore sportivo romanista – . Senza di lui ipoteticamente avrei potuto essere ancora là o anche in un’altra squadra, perché magari la Roma mi voleva mandare altrove. La mia destinazione (l’Inter, ndr) però l’ho scelta io perché Spalletti ha spinto per avermi ed è stata la decisione giusta».

Sul confronto in questa stagione impietoso con Zaniolo invece: «Per me non è un problema, perché ognuno ha la sua carriera. Io ho giocato dieci anni ad alto livello, nove bene e questo così così. Lui ha fatto venti partite in Serie A, diciotto buone: è normale che si parli bene dei giovani ai quali adesso tutto viene servito su un piatto d’argento, mentre prima un ragazzo doveva dimostrare molto di più, anche solo per arrivare in Serie B. Sono contento per lui e gli auguro il meglio perché non sono invidioso di nessuno. Io penso alla mia carriera e stop. È facile fare una stagione buona, ma vediamo tra dieci anni…».