Napoli di nuovo in vetta, oltre le plusvalenze c'è di più
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Editoriale

Napoli di nuovo in vetta, oltre le plusvalenze c’è di più

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Osimhen

Il Napoli supera il Bologna e aggancia al comando il Milan: intanto continua a far discutere la nuova indagine sulle plusvalenze sospette

Napoli al centro del mondo. Ma anche in vetta alla Serie A dopo la nona vittoria in dieci giornate che significa aggancio al Milan, per un paio di giorni vicino all’idea di starsene da solo sopra tutto e tutti.

La resistenza del Bologna è stata azzerata dall’ennesimo ricamo da fuori area di Fabian Ruiz oltreché da un Lorenzo Insigne stavolta perfetto dagli undici metri. La banda di Luciano Spalletti continua a suonare una melodia veloce e piacevole, uno spartito che potrebbe davvero significare Scudetto se eseguito alla perfezione per i prossimi sei o sette mesi.

Una vittoria che distoglie l’attenzione dal caso della settimana nel quale è finito anche il Napoli del Presidente De Laurentiis. La nuova indagine della Covisoc sulla pratica delle plusvalenze ha infatti messo nel mirino alcuni trasferimenti, tra cui spicca quello di Osimhen.

L’attaccante nigeriano, sin qui il giocatore forse più determinante in questo primo scorcio di stagione, arrivò nell’estate 2020 dal Lille, cui andarono in conguaglio, oltre a qualche corposo bonifico, il disperso portiere greco Karnezis e altri tre giovani semisconosciuti. Tutti ipervalutati a fronte di una carriera passata e presente (e probabilmente anche futura) non proprio da top player.

Una pratica, quella della plusvalenza, non certo innovativa. Negli ultim vent’anni sostanzialmente tutte le società ne hanno fatto uso, spesso abuso. E non è nemmeno la prima indagine, basti ricordare quella che coinvolse Inter e Milan o quella con al centro del mirino Chievo, piuttosto che Cesena o Parma. Ora tocca ai partenopei e soprattutto alla Juve, la vera specialista delle plusvalenze sospette nell’ultimo lustro.

Insomma, si sta scoprendo nulla più che l’acqua calda senza che in realtà ci sia un concreto indirizzo per combattere gli eccessi di questo artificio contabile. Un’economia di carta destinata all’implosione, depurarsi il prima possibile l’unico mantra per attutire una caduta che potrebbe essere tremendamente dolorosa.