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Roma: Mourinho ha capito quale sia la consistenza del Feyenoord?

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Giovedì José Mourinho dovrà affrontare il Feyenoord nel ritorno dei quarti di finale di Europa League, ma il portoghese ha capito la sua consistenza?

Alla vigilia della gara del de Kuip, José Mourinho era stato categorico su due concetti: il quarto di finale di Europa League non c’entrava nulla con l’ultimo atto della Conference League per un semplice fatto: non si può cancellare quel verdetto favorevole a lui e alla sua Roma; in più, l’avversario di quest’anno è profondamente cambiato in tanti effettivi e lui non aveva nascosto il valore di coloro che verosimilmente diventeranno campioni d’Olanda e disputeranno l’edizione 2023-24 della Champions League: «Affrontiamo una buona squadra, un’ottima squadra. Quindi dobbiamo mostrare il nostro lato migliore, dobbiamo essere molto bravi per raggiungere le semifinali».

Dopo i primi 90 minuti a Rotterdam, quali sono le impressioni sulla reale consistenza dell’avversario? A leggere una parte della critica italiana, il Feyenoord non ha convinto più di tanto, la Roma ha centrato due pali arrivando a quota 26 in stagione, che la rendono leader in Europa in una classifica di cui farebbe volentieri a meno. Sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni sostiene che Mourinho sia uscito dallo stadio «con la certezza di aver perso un’ottima occasione, ma anche la consapevolezza di battere questo Feyenoord. Soprattutto nell’ultima mezz’ora la partita è stata in mano al suo centrocampo, che purtroppo non è assistito da un realizzatore: Tammy e Belotti non vedono più la porta».

Anche G.B.Olivero, su La Gazzetta dello Sport, ha maturato un’idea non troppo dissimile, tenendo conto anche di come in questa stagione la Roma sia abituata a ribaltare risultati negativi davanti al proprio pubblico: «Il temuto Feyenoord si è confermato solido, ma negli occhi non ci resta nulla di particolare. Anzi, l’impressione era che la Roma, dopo aver preso in mano il gioco nel primo tempo e aver sprecato la grande occasione dal dischetto, avrebbe potuto concretizzare una certa superiorità tecnica e tattica».

Da osservatori della formazione di Arne Slot – lo raccontiamo nelle partite di Eredivisie trasmesse da MolaTv – ci permettiamo di aggiungere tre dettagli per completare il quadro.
Il primo riguarda il gol di Wieffer: molti lo hanno descritto come casuale, ma il centrocampista uno da fuori area con perfetta esecuzione lo aveva già inventato nel recente Sittard-Feyenoord. E, più in generale, i Rotterdammers sono una formazione che calcia benissimo dalla distanza e nelle coppe europee questo è un elemento che può contare moltissimo.

Il secondo riguarda la prestazione di Kokcu. Il turco è una stella che può abbagliare oppure risultare di luce fioca. Ne è prova il giudizio opposto dei due quotidiani. La Gazzetta lo ha eletto a migliore in campo con un convintissimo 7,5 in pagella e la seguente motivazione: «Cuce il gioco con buone trame e qualche idea illuminante. Una bella punizione e una presenza costante e imprescindibile». Al contrario, il Corriere dello Sport lo ha frizzato su un 6 stiracchiato, concentrandosi più sulle problematiche incontrate che sui meriti acquisiti: «Una punizione interessante ma anche qualche difficoltà nei ribaltamenti: davanti alla difesa la vita è dura». Quel che è certo è che non sempre il Feyenoord ruota attorno ai suoi movimenti. Ieri, invece, Kokcu ha saputo realmente proporsi come il principale punto di riferimento ed è apparso anche in ottime condizioni fisiche.

Infine, non si trascuri quel che succederà nel weekend. Ovvio che arrivati a questo punto della stagione contino più le energie mentali di quelle fisiche. Da questo punto di vista Slot è in fuga in Eredivisie e domenica va a casa del Cambuur, fanalino di coda al quale manca solo la certificazione matematica della retrocessione. Con un successo il titolo sarebbe sempre più vicino. Anche la Roma non difetta del morale giusto, visto il terzo posto. Ma scenderà in campo con l’Udinese sapendo già i risultati di chi le sta vicino, una forma di pressione con la quale occorrerà fare i conti.