Ronaldo Juve, finalmente è arrivato il giorno della verità
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Editoriale

Ronaldo Juve, finalmente è arrivato il giorno della verità

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Cristiano ronaldo

La grande attesa è terminata: Cristiano Ronaldo arriverà a Torino per riallacciare il filo con la Juve e delineare il suo futuro

Un’anonima domenica di fine luglio momento clou di un mese che deciderà il futuro di Cristiano Ronaldo alla Juve. E soprattutto metterà a tacere le continue speculazioni, alimentate dall’atteggiamento dello stesso campione portoghese.

Dai ripetuti silenzi agli scarsi apprezzamenti per il trionfo europeo dei compagni italiani, per concludere con il criptico messaggio social di una settimana fa che preannunciava il fatidico momento della decisione. Fatidico per cosa, ovviamente, non è dato sapersi.

Ma le sensazioni sono evidentemente contrastanti e la mancanza di attaccamento ai colori bianconeri quasi fastidiosa. Ecco che il ritorno alla Continassa sarà determinante per riscoprire l’antico feeling o per salutare prematuramente la compagnia.

Anche perché le sirene parigini potrebbero risuonare con veemenza nel caso la situazione legata a Mbappé svoltasse in direzione Spagna. Sono in molti infatti a credere che l’eventuale approdo del fenomeno francese al Real Madrid possa aprire le porte della Tour Eiffel a Cristiano Ronaldo. E d’altro canto sono pochissimi i club che potrebbero permettersi l’ingaggio del numero 7 per eccellenza.

Ed è tutto da dimostrare che l’eventuale partenza possa essere un malus per la Vecchia Signora. L’amore con Max Allegri non fu proprio travolgente, il rapporto con i senatori dello spogliatoio da prendere con le molle. Certo, quei canonici 30 o 35 gol a stagione andrebbero perduti, ma l’apporto complessivo di questi tre anni è stato in continua discesa. Se non nei freddi numeri, senza dubbio nella percezione collettiva di giocatore in grado di determinare spesso da solo i risultati della squadra.

L’eventuale partenza, oltretutto, libererebbe la Juventus dall’imponente ingaggio e dagli equivoci tattici sul ruolo mai del tutto preordinato di CR7. Insomma, perdere uno dei migliori giocatori nella storia del calcio sarebbe un azzardo per definizione, ma la sensazione è che il club bianconero cadrebbe in piedi. E forse avrebbe quasi piacere nel farlo.