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Sampdoria, Cagni: «Il PROBLEMA non è tattico, su Sottil dico QUESTO»
Le parole di Luigi Cagni, ex allenatore, sulle difficoltà in Serie B della Sampdoria. I dettagli
Luigi Cagni ha parlato della Sampdoria in esclusiva a SampNews24.
Nel match contro il Cosenza non si è visto quel cambio di passo che la società si auspicava con l’avvicendamento tra Pirlo e Sottil in panchina. Che cosa non ha funzionato?
«Da fuori è impossibile giudicare, in una situazione come questa, con il campionato iniziato da poco, cosa funziona e cosa no. Da quello che ho visto, però, mancano quelle cose che dovrebbe avere qualunque squadra, a prescindere dagli obiettivi: cattiveria, rabbia agonistica, intensità. La tattica non conta niente se non hai queste qualità, se non corri. Io ho allenato sia la Samp che il Genoa, so cosa vuole la gente a Marassi: vuole giocatori con rabbia agonistica, gente che corre. Poi parlare di tattiche, numeri e sistemi di gioco diventa inutile: devi far giocare i giocatori per le qualità che hanno. Ma se non hanno cattiveria e intensità il resto non serve. Ad oggi, ti devi adeguare mentalmente al discorso salvezza. E quali caratteristiche servono per salvarsi? Quelle. Tutto il resto viene dopo.»
Cosa ne pensa della scelta di Andrea Sottil? Può essere l’uomo giusto per risollevare la Sampdoria?
«Vedo un allenatore più vicino alla mia generazione che a quella attuale. Penso abbia i miei stessi principi, che abbia visto molte cose e che sia capace di risolvere la situazione, essendo stato anche lui, oltretutto, un giocatore di personalità. Le cose che dico lui le conosce benissimo: il problema è poi saper trasmettere queste cose. Penso ne sia capace, poi vedremo. Ovviamente è ancora presto per giudicare: quando arrivai a Brescia (2017, ndr), in una situazione delicata, dissi che mi servivano almeno 3 o 4 partite, e ne mancavano 12 alla fine del campionato. Ora ne mancano 33: bisogna dargli tempo.»
L’INTERVISTA INTEGRALE A CAGNI SU SAMP NEWS 24
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Quagliarella: «Sampdoria-Juve Stabia? Per me una PARTITA SPECIALE. Scontri al DERBY? Spero siano solo un episodio»
Le parole di Fabio Quagliarella, ex capitano della Sampdoria e nativo di Castellamare di Stabia, in vista della sfida tra blucerchiati e Juve Stabia
Ex giocatore della Sampdoria e nato a Castellamare di Stabia, Fabio Quagliarella ha parlato in vista del match di questa sera tra blucerchiati e Juve Stabia, in programma al Ferraris. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
MATCH – «La definirei una partita “speciale”. Sarà di sicuro una bella sfida. So quanto sia importante ed unico per la Juve Stabia, anche per i suoi tifosi e tutta Castellamare, l’appuntamento contro la Samp. L’unico dispiacere riguarda le porte chiuse».
SCONTRI DERBY – «Mi hanno stupito, sono rimasto perplesso, all’inizio pensavo a qualche parapiglia, perchè conservo ricordi bellissimi dei miei derby, quando dal pullman andavo allo stadio vedevo persone della stessa famiglia avviarsi insieme con le sciarpe di Samp e Genoa. Spero sia stato solo un episodio. Così, però, si penalizzano tutti coloro che vanno allo stadio solo per fare il tifo. L’ho detto: per la gente di Castellamare la serata è molto particolare».
CRESCITA CALCISTICA – «Prima nel quartiere dell’Annunziatella, sotto casa, poi nella Pro Juventute e infine nella Junior Gragnano. A 13 anni mi sono trasferito al Torino. Non è colpa delle nuove generazioni, ma si è perso quello spirito che si animava, giocando a pallone nel cortile: tornavo a casa dopo ore e miei amici si arrabbiavano perchè avevo sfondato le scarpe».
SAMPDORIA – «La squadra è più strutturata della stagione passata, ha giocatori di categoria e di esperienza che devono sempre trovare posto in gruppo, anche in Serie A. E poi ci sono anche giovani che nei momenti importanti ti danno una mano. La squadra viene da una settimana da incorniciare penso che la vittoria nel derby abbia fatto scoccare la scintilla, s’è visto a Modena».
JUVE STABIA – «La bravura della società è stata innanzitutto quella di mantenere in gran parte la squadra della promozione. I giocatori conoscono il metodo di lavoro di mister Pagliuca, e così anche l’inserimento dei nuovi è stato più agevole. Fa un bel calcio aggressivo, ma al tempo stesso umile. Ho avuto il piacere di conoscere un uomo molto quadrato, sa quello che vuole, ha fatto una grande gavetta. E, ora che ha…l’osso in bocca, giustamente non vuole mollarlo».
CLASSIFICA GIUSTA – «Detto che bisogna sempre aspettarsi un paio di sorprese, mi sembra di si. La Juve Stabia è trascinata dai suoi tifosi, ma conosce bene il suo obiettivo. La Samp deve stare lì, continuando a scalare la montagna per arrivare in vetta il prima possibile».
CASTELLAMARE E GENOVA – «Stessa passione della gente, medesimo amore per il calcio, e poi siamo tutti gente di mare. Ecco, il mare è l’elemento che più ci accomuna».
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Ostica trasferta per la compagine blucerchiata contro i canarini di Pierpaolo Bisoli, alle prese con alcune assenze ma che comunque rimangono una squadra difficile da affrontare. I doriani andranno per la seconda vittoria stagionale, ma non sarà affatto semplice.