Se quello di San Siro è il Toro peggiore della sua gestione, cosa deve fare Juric?
Connettiti con noi

Focus

Se quello di San Siro è il Toro peggiore della sua gestione, cosa deve fare Juric?

Pubblicato

su

Juric

Se il Torino di San Siro è davvero il peggiore della sua gestione, cosa deve fare allora il tecnico Ivan Juric?

Perdere a San Siro in campionato contro il Milan per il Toro è un’abitudine e negli ultimi anni neanche la crescita fatta registrare da Ivan Juric ha invertito questa tendenza più che consolidata. Semmai a fare notizia è il punteggio – 4-1 – ed il modo, che ha fatto parlare il tecnico senza mezzi termini: «Oggi posso dire che per me è la peggiore partita del Toro da quando sono qui». Ed ancora: «La squadra mi ha dato una sensazione negativa, né carne né pesce». Sono due concetti forti, che possono stare insieme all’interno di 90 minuti negativi, ma che si possono anche prendere distintamente per arrivare a qualche ragionamento sul momento e – soprattutto – sulle prospettive dei granata.

1) Se questo è il peggio, e lo è di tutta la gestione del mister croato, non c’è da essere preoccupati eccessivamente. Succede a molti, anche a squadre più titolate o attrezzate del Torino, di fare false partenze. Vero, l’anno scorso dopo 3 giornate Juric stava in testa alla classifica in compagnia di altri, ma il calendario era stato propizio con due trasferte con squadre neopromosse (Monza e Cremonese), intervallate dal debutto casalingo con la Lazio. Che il Toro sia destinato a migliorare non dovrebbe essere messo in discussione, conoscendo l’impatto che nel tempo ha il lavoro della sua guida tecnica. Però, non va trascurata la portata della sconfitta incassata a San Siro. Nell’ultimo campionato 4 gol erano stati incassati solo nel derby, peraltro passando in vantaggio due volte, tutta un’altra storia rispetto alla fragilità del sabato sera milanese.

2) Né carne, né pesce. Ovvero, secondo Juric: «Non ho visto niente da parte nostra. Non ho visto il gioco, non ho visto le nostre qualità, non ho visto nemmeno la tenuta atletica. Anzi, a un certo punto è emerso un divario fisico enorme». Fatto salvo che in un quadro così negativo è difficile pensare a giocatori in grado di salvarsi, il mister ha invocato studio e freddezza di analisi prima di prendere decisioni. Ogni reparto ne ha bisogno. In estrema sintesi: decidere se questa composizione della difesa a 3 sia la migliore (Schuurs-Buongiorno-Rodriguez); Ilic o Linetty in mezzo al campo? Curioso che leggendo i quotidiani di famiglia (Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport) emergano idee contrastanti sulle loro prestazioni? Sanabria in attacco è intoccabile ed è comunque destinato ad agire da punta unica? Gli zero gol degli uomini offensivi dopo 180 minuti inducono qualche riflessione