Seconde squadre, Benitez: «Con i prestiti ci si perde»
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Seconde squadre, Benitez: «Con i prestiti ci si perde»

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Rafa Benitez

Le parole di Rafa Benitez, ex allenatore del Napoli, per il Next Gen Day all’Allianz Stadium dedicato alle seconde squadre

Rafa Benitez, ex allenatore del Napoli in Italia, ha preso la parola al Next Gen Day dell’Allianz Stadium. Un incontro per approfondire il tema delle seconde squadre alla quale prenderanno parte anche Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, Lorenzo Casini, Presidente della Lega Serie A, Umberto Calcagno, presidente dell’AIC e il presidente della Juventus Andrea Agnelli.

LE PAROLE DI BENITEZ«Io ho giocato per 10 anni nel settore giovanile del Real. In Under 18 abbiamo vinto il campionato spagnolo, ero nel momento in cui potevo andare in seconda squadra. La mia idea era andare al Castilla, ma mi infortunio. Faccio il mio percorso e mi mandano in prestito, e mi perdo. Mi ritiro a 26 anni ed entro nel settore giovanile come allenatore. Avevo Raul di 17 anni: era nel settore giovanile, giocava in terza squadra e io allenavo la seconda. Era il capocannoniere, volevo prenderlo per la mia squadra perché volevo vincere. Del Bosque mi dice ‘Aspetta, la terza squadra ha bisogno di lui’. Lo prendo, fa una settimana di allenamento, la prima partita sbaglia due gol ma poi sparisce, perchè sale subito in prima squadra. Un giocatore come lui valorizza tutti. Ho avuto anche Urzaiz. Andare fuori si perdono. Ho avuto la fortuna poi di andare in Inghilterra, come manager, ma nella mia testa ero allenatore. Arrivo nella squadra riserve, ma nessuno aveva il livello. In una riunione parlo di fare una liga Under 21, pensavano fossi matto. Nella mia esperienza come calciatore, allenatore, manager, il modello spagnolo è buono: al Real e al Barcellona il livello è alto. La mentalità è arrivare in prima squadra, in Nazionale. Giocare in Under 19 non è sufficiente. A 19 anni si può giocare in B, con la mia squadra siamo arrivati secondi».

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