Iaquinta grida la sua innocenza: «Non c'è niente contro di noi»
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‘Ndrangheta, Iaquinta grida la sua innocenza: «Non c’è niente contro di noi»

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del piero iaquinta juventus

Condannato a due anni di reclusione per ‘ndrangheta, Vincenzo Iaquinta grida la sua innocenza: ecco le sue parole a Le Iene

Coinvolto nel più grande processo alla ‘ndrangheta del Nord di sempre, Vincenzo Iaquinta è stato condannato a due anni di reclusione per detenzione abusiva di armi, mentre il padre ha ricevuto una pena di 19 anni per frequentazioni sospette e un coinvolgimento con la criminalità organizzata. Ma l’ex attaccante di Juventus e Udinese non ci sta: «Mio padre magari li conosceva ma non ha fatto niente, a Cutro da dove veniamo ci conosciamo tutti. Al massimo li abbiamo incontrati e stretto la mano solo per la paura che ti mettevano questi personaggi», le sue parole a Le Iene.

Prosegue il campione del Mondo 2006 in un’intervista rilasciata a Giulio Golia: «La ‘ndrangheta avrebbe facilitato la mia carriera? Ma stiamo scherzando, tutte fesserie! E’ la cosa più schifosa che hanno detto i pentiti: io ho fatto 90 gol in serie A e 40 presenze in Nazionale». E il processo Aemilia ha avuto notevoli ripercussioni: «Un giorno mi sono fermato al McDonald’s. Una signora che era alla cassa mi ha riconosciuto: ‘Ah, c’è Iaquinta’. E di là quello che lavava i piatti ha detto: ‘Ah, quel mafioso!’. E io c’avevo i bambini in macchina».