VOTI&STATS – Roma Inter a due volti, Barella ne è l'esempio perfetto
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VOTI&STATS – Roma Inter a due volti, Barella ne è l’esempio perfetto

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Guardando alla dinamica del risultato, Roma-Inter dovrebbe essere una gara totalmente separata nei due tempi…

Guardando alla dinamica del risultato, Roma-Inter dovrebbe essere una gara totalmente separata nei due tempi. I giallorossi sono infatti andati al riposo in vantaggio di 2-1. I nerazzurri a inizio ripresa hanno rovesciato la situazione in grande velocità, per poi mettere il timbro finale con Bastoni e chiudere sul 2-4. In realtà, i dati statistici presentano una situazione meno polarizzata: il possesso palla è passato dal 49% della Roma al 46%. Quanto ai tiri, lì sì che si nota la differenza, anche se non così eclatante (5-4, 3-6): i gol sono stati molti, in confronto a quanto hanno concluso le due squadre.
Come valutare la prova della squadra lanciata verso la seconda stella? Partiamo dal tecnico e scegliamo i due quotidiani di Milano.

INZAGHI: voto 7 – Per La Gazzetta dello Sport, l’allenatore, non presente in panchina per squalifica, merita questa valutazione: «Fosse stato a bordo campo, avrebbe urtato parecchio nel primo tempo. Ma ha educato bene l’Inter, che ne è venuta fuori da sola e con grande personalità». Il Corriere della Sera dà il voto a Farris, il suo vice: «Prima controrimonta e altra prova di forza: appena c’è lo spazio per colpire sulle fasce, l’Inter ribalta una partita molto scivolosa».

C’è un solo giocatore che presenta una netta differenza di opinioni e riguarda il centrocampo.
BARELLA – Per il quotidiano sportivo il sardo sta sul 7, sulla stessa linea di Mkhitaryan: «Partita in crescendo, innesca l’assist di Darmian. Ma anche nel primo tempo, quando l’Inter fatica a trovare il solito spirito, è quello più presente. Alla lunga la Roma non regge il suo passo». La testata generalista, al contrario, lo inserisce tra i normali, non andando oltre il 6: «Partita anfibia, molto limitata da Pellegrini nel primo tempo. E la palla data in pasto alla Roma da cui nasce il 2-1 è una leggerezza che pesa. Riemerge nella ripresa».