Zaniolo: «Amore gigantesco per la Roma, sulle scommesse...»
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Zaniolo: «Amore gigantesco per la Roma, sulle scommesse…»

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Nicolò Zaniolo

Le parole di Nicolò Zaniolo, calciatore dell’Aston Villa e della Nazionale, su questa fase della sua carriera

Nicolò Zaniolo, calciatore dell’Aston Villa e della Nazionale ha parlato a La Gazzetta dello Sport.

ROMA – «Quello con la Roma è stato un amore gigantesco, anche se finito male. Andare via è stata dura. A parte gli episodi degli ultimi giorni, tutti con me sono stati fantastici, così come lo è stato Mourinho. Rimpianti? Alla mia età non ha senso. Ho vissuto cose belle e cose brutte, ho fatto cose giuste e cose sbagliate, ma Roma è anche la città di mio figlio Tommaso. Solo per questo, sarà sempre un luogo speciale».

SCOMMESSE «Anche se poi tutto è andato bene, non è stata una cosa bella, ma non posso dire nulla sulle indagini. La cosa importante è che sia finita, però è brutto essere tirati in mezzo a una storia del genere senza avere fatto niente di grave. Ha presente come posso aver vissuto l’arrivo della polizia a Coverciano? Un incubo. Mi sento meglio naturalmente, ma avevo già cominciato a sentirmi così dopo l’incontro con la procuratrice, quando è stata accertata la verità di quello che dicevo. Paura? No, perché sapevo quello che avevo fatto. O meglio, che non avevo fatto. Chiariamo: io ho giocato su cose da casinò, ma non ho mai scommesso. Comunque ho sbagliato lo stesso, non posso negarlo, ma non sapevo fosse una piattaforma illegale. Può essere vero, ma io rispondo solo per me stesso. E allora le dico che la nostra è una vita… come dire… a doppio taglio. Lo so abbiamo i soldi, possiamo permetterci cose a cui la maggior parte delle persone non può arrivare, però spesso siamo costretti a stare da soli».

DIFFICOLTA’ «Crede che non sappiamo che tante persone che ci si avvicinano lo fanno solo perché siamo famosi? Non solo. Se andiamo in un ristorante o in un locale abbiamo tutti gli occhi addosso. Magari c’è gente che sta lì a farci dei video coi cellulari. Così se facciamo o diciamo una stupidaggine, in pochi secondi lo sa tutto il mondo. E allora magari non usciamo. Ce ne stiamo a casa col tablet o col cellulare, e per passare il tempo capita di giocare. Tutto qui. Non sarà intelligentissimo, ma è la verità. Ci annoiamo? A volte capita. Per questo ci succede di far avvicinare persone che poi si dimostrano sbagliate. Tanti di noi sono usciti di casa quando erano poco più di un bambino… So di compagni che piangevano, da piccoli, quando si ritrovavano in club lontani da casa, senza avere vicino il papà o la mamma. Non è una storia strappalacrime, perché dovrebbe esserlo? Noi siamo dei fortunati, ma quello che abbiamo avuto ce lo siamo anche meritato. Guardi che non tutti giocano in Serie A. Le nostre carriere sono brevi e magari un infortunio può compromettere tutto. È capitato a tanti. Buffon disse che chi fa la nostra vita ha bisogno di trasgressione? Mah… possibile. Ma come le dicevo, trasgredire per noi diventa difficile. Ci guardano tutti. Tranne quando siamo a casa con il cellulare? Sì, è vero».

NAZIONALE «Il posto più bello per un calciatore, e sono grato a Spalletti per avermi tenuto nel gruppo. Ora tocca a me ripagarlo. Con lui ho un rapporto splendido. Meglio non farlo arrabbiare. Perciò stavolta al Mondiale dobbiamo andarci per forza».

PREMIER LEAGUE«Vincerla? Magari. Sarebbe un sogno in stile Leicester. Anche andare in Champions sarebbe un trionfo. City, Arsenal o Liverpool sono più forti, ma tutto è possibile».