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Cori razzisti a Praga: la Lazio non rischia

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Ci pensa Stefano De Martino però a spiegare l’accaduto

Non è stato un bell’esempio quello dato dai tifosi durante la gara della Lazio al Letna Stadion di Praga. In pieno svolgimento di Sparta Praga – Lazio, ottavo di finale di Europa League poi finito uno a uno, l’arbitro è stato contretto ad arrestare il gioco per alcuni minuti a causa di alcuni ululati razzisti provenienti dal settore dove erano presenti i fan della Lazio. A fine gara il delegato UEFA ha risolto il caso adducendo le colpe ad alcuni tifosi del Wisla Cracovia (gemellati con la Lazio) presenti nel settore ospiti; è una bella fortuna per la Lazio che adesso non rischia neppure sanzioni.

LA SPIEGAZIONEStefano De Martino, responsabile della comunicazione della Lazio, ha poi spiegato tutto in mixed zone. «Il terzino dello Sparta Praga Costa ha richiamato l’attenzione dell’arbitro prima di battere la rimessa laterale ma Pioli mi ha detto che il direttore di gara era tranquillissimo quando ha parlato con lui. Costa ha richiamato Mallenco perché aveva sentito degli ululati, il gioco è ripreso subito e non so cosa verrà scritto nel referto, ma segnaliamo che ci sono stati cori simili anche per Keita o contro gli italiani» ha detto De Martino al cane ufficiale laziale.