Retromarcia Lula su Ronaldinho: "Parole tradotte male" - Calcio News 24
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2009

Retromarcia Lula su Ronaldinho: “Parole tradotte male”

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Brusca retromarcia a 24 ore di distanza. Infatti, le dichiarazioni rilasciate ieri all’Associated Press da parte del presidente Lula (“è un giocatore di qualità , ma non basta. Bisogna anche vedere come ognuno s’inserisce negli schemi e nell’ambiente della Seleà§ao”), sono state erroneamente riferite a Ronaldinho. Il clamore suscitato dalle frasi pronunciate da Lula ha spinto il direttore di AP, Alan Clendenning, a diramare una rettifica ufficiale, chiarendo che le suddette parole “sono state travisate al momento della traduzione dell’intervista”. Nessuna bocciatura, dunque, da parte del presidente brasiliano nei confronti del fantasista rossonero. Il passo indietro non riguarda il contenuto delle dichiarazioni, bensì il presunto destinatario. Lula, infatti, ha realmente espresso i giudizi riportati dalla stampa internazionale, ma in nessun momento ha fatto esplicito riferimento a Ronaldinho. Clendenning ha informato che l’equivoco è dipeso da un’errata traduzione dell’intervista da parte del sito Goal.com. L’errore in questione ha fatto il giro del mondo e ha trovato terreno fertile soprattutto in Brasile, dove il sito Globoesporte ha ripreso la notizia attribuendo a Lula la frase “Ronaldinho non merita di andare ai mondiali”, salvo poi fare pubblica ammenda una volta ricevuta la nota del direttore di AP.
“Dunga si è lamentato del fatto che si parla sempre di chi resta fuori dalle convocazioni, probabilmente facendo riferimento a Ronaldinho”, è stato l’incipit del giornalista di AP, che ha successivamente chiesto a Lula un commento al riguardo. Ma al momento di rispondere il presidente brasiliano si è limitato a esprimere un giudizio generico sull’operato del c.t. verdeoro, senza nominare il nome del fantasista rossonero. Questa l’esatta risposta di Lula alla domanda: “Dunga agisce con piena autorità  morale. Se c’è una cosa che apprezzo di lui, è che convoca sempre chi sta bene e chi merita, nonostante molti sostengano che i migliori restano fuori. Ma questo è normale, perchè in Brasile ci sono 190 milioni di tecnici. Un altro criterio che apprezzo di Dunga e quello della fiducia, perchè non basta essere un giocatore di qualità , ma bisogna anche sapersi inserire negli schemi e nell’ambiente della seleà§ao”. Caso rientrato, dunque, anche se il ritardo della rettifica lascia spazio a più di qualche dubbio.

Fonte: milannews/La Gazzetta dello Sport