2009
Cos’è successo all’Italia? Proviamo a darne una spiegazione
Ventiquattro ore dopo l’eliminazione umiliante, a mente fredda, proviamo ad analizzare tutto quello che è successo alla nostra Nazionale, in questo Mondiale Sudafricano.Ã?Â
La Federcalcio
Il suo peso politico è praticamente inesistente da tempo,Ã? lo confermano gli errori arbitrali subiti dagli azzurri negli ultimi anni.
Goccia che fa traboccare il vaso, Blatter, presidente della Fifa, per la prima volta non va neanche a vedere la prima partita del Mondiale della squadra detentrice del titolo. Forse significherà qualcosa?Ã?Â
L’allenatore
Errori nelle convocazioni ci sono anche stati, ma di certo il materiale umano che offre il nostro Campionato, non era all’altezza di un Mondiale, soprattutto dal punto di vista della condizione fisica.
Il tecnico viareggino ci mette del suo, nella scelta della preparazione atletica e delle formazioni, lasciando in panchina giocatori apparsi in forma nel finale di stagione, vedi Quagliarella, Maggio (utilizzabile anche come ala), Pazzini, Bonucci, e tenendo in campo troppi giocatori che nelle loro squadre di appartenenza avevano deluso.
Pessima è stata anche la scelta di convocare due sole ali di ruolo nei 23, di cui una praticamente a fine carriera (Camoranesi, presentato per giunta da molti giornalisti come “salvatore della patria”), in un modulo con Gilardino unica punta centrale. Il centravanti di Biella, lo sanno anche i sassi, può essere devastante se rifornito con dei cross dal fondo, ma diventa inoffensivo invece, se servito sempre e soltanto lontano dall’area di rigore e spalle alla porta.
Cannavaro non è più da nazionale da un paio d’anni, anche se in fondo, sopperendo con la sua grinta ed esperienza, si rivela alla fine dei conti, quasi uno dei “meno peggio” in difesa.
Il gioco mostrato dagli azzurri nelle tre partite è stato praticamente inesistente, e da una parte la cosa si giustifica, con la scarsa condizione fisica dei giocatori, ma dall’altra, con la mancanza di stimoli e di carattere, che Lippi non è riuscito a trasmettere.
I giocatori
I discorsi stanno a zero, perchè alla fine la responsabilità maggiore è sempre quella dei giocatori: sono loro che vanno in campo, sempre e comunque.
Chiellini una delusione, Criscito senza personalità , Pepe un mezzo giocatore, Di Natale il sosia di Mancini (grande con la squadra di club e deludente con la Nazionale).
Gilardino fuori forma, Iaquinta inguardabile, De Rossi, seppur positivo nelle prime due partite, molto stanco.
Buffon e Pirlo: eccome se si è sentita la vostra mancanza!
Ora spazio alla rifondazione targata Cesare Prandelli. In bocca al lupo Mister!