Roma, Garcia: «Non siamo vittime sacrificali, a Napoli per giocarcela»

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia di Napoli – Roma

Rudi Garcia, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del San Paolo contro il Napoli: «Salah sta bene, è entrato a partita in corso contro il Bate Borisov e l’ha fatto bene, potrebbe iniziare come potrebbe partire dalla panchina. Stesso discorso per Gervinho, abbiamo fatto un test prima del Bate, non si sentiva al 100% e non l’abbiamo rischiato, domani potrebbe giocare o partire anche lui dalla panchina. Arrivare qualificati agli ottavi di Champions è molto importante. A febbraio sarà un’altra Roma, ripartiremo dall’inzio e vedremo lunedì quale squadra ci riserverà la sorte. Siamo contentissimi di essere qualificati e l’abbiamo fatto. Ci siamo qualificati con sofferenza ma ci siamo qualificati. Ricordo che con la Sampdoria e con l’Inter abbiamo fatto delle grandi partite e abbiamo perso. Volevamo vincere, volevamo segnare, ci abbiamo provato fino alla fine ma era importante non prendere gol nel finale e la squadra ha gestito bene la gara».

TIFOSI E NAPOLI – «Pubblico? Mi è piaciuta la risposta di Florenzi: anche io preferisco essere fischiato dallo stadio pieno perchè i ragazzi all’inizio della gara vedono lo stadio pieno e questo ci dà una carica positiva, può mettere pressione all’avversario e sull’arbitro e queste cose possono influenzare una gara e mi auguro di vedere presto un Olimpico pieno. Il gioco del Napoli di Sarri? Higuain ha fatto benissimo in Italia, ha avuto tempo di ambientarsi ma hanno grandi campioni, un grande allenatore, una classifica buona, un gioco pericoloso, hanno fatto 28 gol, giocano molto in verticale, sono pericolosi con i loro schemi sui calci piazzati ma sembra che la squadra più scarsa d’Italia affronterà in trasferta la migliore d’Italia: sono cose che non leggo e non sento ma che arrivano alle mie orecchie».

SCUDETTO E HIGUAIN – «Sembra che questa partita sia già persa ma noi possiamo smentire i pronostici. Sembra la vigilia del derby, dove noi eravamo stanchi per aver giocato in Champions e loro avevano fatto il turnover giocando in Europa, stessa cosa contro la Fiorentina. I ragazzi dovranno dare tutto in queste ultime tre partite ma non andiamo come vittime sacrificali, andremo per fare un risultato utile come abbiamo sempre fatto. Chi vince domani non vincerà lo Scudetto, chi perderà non sarà escluso dalla lotta, non siamo nemmeno a metà campionato. Se si può fermare Higuain? Lo vedremo domani. E’ un grande campione, come quelli che abbiamo noi in attacco. Loro non hanno solo Higuain, hanno grande qualità in attacco e anche noi abbiamo delle possibilità di mostrare che il primo attacco della serie A è ancora qua. Pallotta? Il presidente ha visto il prefetto, vuol dire che il presidente vuole fare di tutto per mettere i nostri tifosi nelle migliori condizioni di tifare per la squadra».

DZEKO E IL LITIGIO MANOLAS PJANIC – «Dzeko? E’ arrivato da poco, deve ambientarsi, ci vuole tempo, è normale come è normale un momento dove segni di meno, ogni bomber vive questo momento, l’ha vissuto Higuain, lo hanno vissuto i più grandi centravanti del mondo e in questo periodo non bisogna avere l’ossessione del gol, bisogna lavorare per la squadra, i gol torneranno da soli. Litigio tra Manolas e Pjanic? Questa è una prova che la squadra è viva, che non è contenta quando non vince. Il finale di partita contro il Bate è stato particolare, bisognava fare gol ma soprattutto non bisognava prenderlo e un po’ di nervosismo, visto il finale, è normale ma hanno chiarito, sono due uomini importanti all’interno dello spogliatoi e in mezzo al campo. Ci deve essere sempre rispetto, per me è importante, non lo vedo dappertutto, ma nello spogliatoio c’è».