2015
Milan, cè il cash per Romagnoli ma non è un gioco ad incastri
Milan, ceduto El Shaarawy è assalto alla cantera giallorossa: la Roma vuole resistere per Romagnoli
Stephan El Shaarawy lascia il Milan dopo quattro stagioni contrastanti: il club rossonero, retrocedendolo nelle intenzioni a mediano sinistro d’attacco, gli aveva di fatto dato il benservito: addio che si è puntualmente concretizzato qualche giorno dopo, l’attaccante passa al Monaco con un’operazione complessiva – prestito e riscatto – che supera i 16 milioni di euro.
CONSEGUENZA DEGLI ACQUISTI – Nove attaccanti sono eccessivi per una squadra che seppur ambiziosa non è chiamata a disputare le coppe europee: ecco allora come l’approdo in rossonero di Carlos Bacca e Luiz Adriano – sommato ai vari Menez, Cerci, Niang, Matri, Honda, Suso e proprio El Shaarawy – creava una pericolosa concentrazione. La suggestione dell’impiego a centrocampo non può che essere ritenuta una boutade: il Faraone è attaccante puro, non scherziamo. Ogni altro tentativo sarebbe risultato ridicolo e alla luce di quanto accaduto la battuta non può che essere ritenuta un modo – carino o meno sceglietelo voi – di accompagnarlo alla porta. Di spiegargli che spazio per lui, dopo le discontinuità di rendimento manifestate nel quadriennio rossonero, non ce ne sarebbe più stato.
DOMINO? – Che ora il Milan disponga di cash aggiuntivo per sferrare un attacco più credibile ai suoi obiettivi di mercato non è mistero: Alessio Romagnoli è il profilo richiesto senza indugi dall’allenatore Sinisa Mihajlovic, che in tal senso neanche si nasconde a domande postegli pubblicamente. Il serbo vuole il centrale romano perché lo ha allenato e ne avrà evidentemente colto un’imponente traiettoria di crescita: la sensazione però è quella che alla Roma dovrà pervenire un’offerta irrinunciabile per convincerla a privarsi del suo gioiellino. Le ragioni: il club giallorosso ha già ceduto al Milan Andrea Bertolacci, romano anche lui e classe ’91, centrocampista il cui rendimento è letteralmente esploso nell’ultima stagione con la maglia del Genoa. Cessione che ha fatto storcere il naso di parte degli addetti ai lavori, ci si esporrebbe al rischio di forti critiche qualora un altro pezzo da novanta della cantera romanista venisse troppo presto accantonato. Non a caso il direttore sportivo Walter Sabatini, stuzzicato dai tifosi al Football Fest di Perugia, ha dovuto dichiarare l’incedibilità del difensore.
IBRA SULLO SFONDO – Il Milan ha dunque scelto di lasciar andare il classe ’92 El Shaarawy e seppure per gusti personali qualche dubbio di troppo sulla cessione resta, non è decisione che può essere radicalmente contestata: purtroppo è opzione che, per quanto si è visto e non visto, ci può stare. Non sarà cosi semplice innescare la sequenza di incastri che – come invece danno per scontato troppi tifosi o addetti ai lavori – porta Romagnoli a Milanello (può giocare una parte rilevante la volontà del calciatore, a Milano ricongiunto a Mihajlovic e sicuro titolare, a Roma oggi si giocherebbe il posto con il rientrante Castan e con il nuovo idolo Yanga Mbiwa). In lontananza, ma neanche troppo stando a quanto espresso in primissima persona dal presidente Silvio Berlusconi, resta l’ombra grossa di Zlatan Ibrahimovic: non vorremmo risultare ripetitivi ma per far posto allo svedese occorre liberare almeno un altro paio di cassetti nello spogliatoio. Giorni decisivi i prossimi, il nuovo Milan prende forma e sostanza.