Quanto guadagna un arbitro di Serie A? Gli stipendi
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Quanto guadagna un arbitro di Serie A? Gli stipendi

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Quanto guadagna un arbitro di Serie A

Quanto guadagna un arbitro di Serie A? Ecco a quanto può arrivare lo stipendio degli arbitri del nostro campionato

A guadagnare nel mondo del calcio non ci sono solo i giocatori. C’è chi si chiede quanto guadagna un arbitro di Serie A. I direttori di gara impegnati sui campi di calcio sono migliaia in tutto il mondo ed ormai fare l’arbitro è divenuta una vera e propria professione che prevede un’eccellente preparazione atletica, un’adeguata conoscenza del regolamento e una buona capacità di gestire lo stress. Arbitri Serie A: la Commissione arbitrale dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri), il cui responsabile è Nicola Rizzoli, è composta da 21 fischietti, 41 assistenti arbitrali e 41 osservatori e il budget stanziato per gli stipendi si aggira intorno ai 4,8 milioni di euro annuali (4 milioni per gli arbitri e 800 mila euro per gli assistenti).

La retribuzione per ogni singola gara di un arbitro della serie maggiore non prevede una quota fissa, ma il compenso varia in base all’anzianità, la tipologia della gara e il ruolo ricoperto. Un arbitro, difatti, durante un match per il quale è stato designato può ricoprire altri ruoli, diversi da quello di direttore di gara: quarto uomo o addizionale al VAR (Video Assistant Referee).

Quanto guadagna un arbitro di Serie A: i compensi a partita

Mediamente, un fischietto di Serie A percepisce circa 3800 euro lordi a partita a cui vanno aggiunti i rimborsi spese legati al viaggio e l’alloggio, agli assistenti e agli addizionali vanno circa 1000 euro e al quarto uomo circa 500. L’arbitro che è stato assegnato al VAR guadagna 1500 euro a gara mentre il suo assistente poco meno della metà, vale a dire 700 euro.

In Coppa Italia, invece, la retribuzione è notevolmente più bassa: 1000 euro per i primi turni, 1500 nei quarti di finale, 2500 per le semifinali e 3800 euro per la finalissima. Anche per la Supercoppa in cui si torna ai 3800 euro.

A queste cifre si aggiunge una quota annuale che va dai 45 mila e gli 80 mila euro per gli arbitri internazionali impegnati nelle gare delle Nazionali, di Champions League e di Europa League. In queste ultime, un direttore di gara percepisce circa 4800 euro a gara, che salgono sino a 5800 dai quarti di finale in poi. Un arbitro, dunque, potrebbe arrivare a guadagnare fino a 200 mila euro lordi all’anno a cui si sommano i rimborsi spese.

Per gli arbitri che in carriera hanno diretto dalle 71 gare di Serie A in su spettano 72 mila euro fissi, 50 mila invece per quelli che hanno diretto dalle 51 partite in su. Agli arbitri internazionali infine spettano altri 80 mila euro fissi all’anno.

Il mestiere dell’arbitro però, soprattutto in Italia, non è l’unico lavoro svolto dai fischietti che devono abbandonare i campi di calcio a 45 anni, potendo proseguire la carriera arbitrale solo come addizionale al VAR. Gli arbitri italiani svolgono diverse professioni: nella Commissione di Serie A ci sono impiegati, avvocati, bancari, persino antiquari e Vigili del Fuoco.

Compenso arbitri in Serie A a partita

  • ARBITRO: 3800 euro
  • ASSISTENTI E ADDIZIONALI: 1000 euro
  • QUARTO UOMO: 500
  • VAR: 1500 euro
  • ASSISTENTE VAR: 700 euro

Compenso arbitri in Coppa italia a partita

  • PRIMI TURNI: 1000 euro
  • QUARTI DI FINALE: 1500 euro
  • SEMIFINALI: 2500 euro
  • FINALE E SUPERCOPPA: 3800 euro

Compenso arbitri nelle Coppe Europee a partita

  • PRIMI TURNI: 4800 euro
  • QUARTI DI FINALE: 5800 euro