Atalanta che succede: “vedi” lo Scudetto e poi muori
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Atalanta che succede: “vedi” lo Scudetto e poi muori

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In un martedì di Serie A piuttosto deprimente sul piano dello spettacolo, stupisce il momento negativo in casa Atalanta

Atalanta che ti succede? Il finale di 2021 rispedisce al mittente le ambizioni della Dea, incappata in una doppia battuta d’arresto che mina le convinzioni da più parti sbocciate con forza.

La prima avvisaglia, a ben pensarci, risale alla sfida da dentro-fuori di Champions League contro il Villarreal, nella quale per sessanta minuti i nerazzurri sono parsi lontanissimi parenti rispetto alla media delle prestazioni.

Secondo indizio nel pomeriggio di sabato: Gasperini annichilito dal vecchio e saggio Mourinho, capace di un effervescente colpo di coda del suo calcio tutto difesa e contropiede fulminante.

E come terza e definitiva prova ecco lo scialbo pareggio del Ferraris, laddove il Genoa di Sheva non ha faticato più di tanto nell’imporre lo zero a zero allo stellare attacco orobico.

Mai così spenta e imbolsita l’Atalanta, eppure il tecnico torinese nel post gara ha preferito guardare il bicchiere mezzo pieno di un girone d’andata da record con quei 38 punti mai raggiunti in precedenza.

Chiaro, se il percorso dovesse essere lo stesso delle stagioni recenti, allora ci sarebbe davvero di che sorridere perché la proiezione significherebbe lottare fino all’ultima giornata per l’obiettivo più prestigioso.

Già, però, il dubbio è lecito: tecnicamente e tatticamente i bergamaschi sembrano pronti, ma lo saranno anche mentalmente? Non appena l’idea è stata accarezzata, ecco scivoloni inattesi a minare la credibilità della candidatura al trono della Serie A. Quando arriveremo in primavera, la pressione crescerà a dismisura per chi correrà a caccia del titolo.

L’Atalanta ha saputo dimostrare più volte, anche in Europa, di essere una splendida centometrista e di saper gestire al meglio le sfide cruciali, ma per vincere una maratona ci vuole continuità, soprattutto a livello di tenuta mentale. L’ultimo step di cui ha bisogno la Dea, certamente il più difficile.