Bari, Ventura: "Abbiamo avuto l'umiltà  da piccola e la mentalità  da grande" - Calcio News 24
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2009

Bari, Ventura: “Abbiamo avuto l’umiltà  da piccola e la mentalità  da grande”

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L’allenatore del Bari, Giampiero Ventura, ha commentato la gara vinta dal Bari per 3-1 contro la Juventus. Una vittoria che rilancia la squadra pugliese nelle parti alte della classifica. Ventura quasi non ci crede ed elogia la prova dei ragazzi: “Avevo detto che non avremmo dovuto avere rammarico perchè avevo fiducia in chi scendeva in campo. E’ stata una partita avvincente, 4 gol, un rigore sbagliato. Noi ci siamo divertiti certamente di più, abbiamo vinto. Noi siamo il Bari, mancavamo dalla Serie A da 9 anni, loro sono la Juventus. Dobbiamo essere coscienti di chi siamo e ce la siamo giocata. Loro sono stati sfortunati, questo è un momento che gli va anche tutto male. I punti deboli della Juventus? Noi dovevamo essere bravi a chiudere gli spazi perchè la qualità  negli spazi si esalta, e dovevamo avere un’umiltà  da piccola squadra con la mentalità  da grande squadra. Quando eravamo in possesso di palla dovevamo esclusivamente pensare a vincere. A volte ci va male, come a Napoli. Oggi invece la mentalità  è stata vincente. E’ stato bravissimo anche Gilleti. Vincendo noi credo che nessuno abbia niente da dire”.
Sulle ammonizioni che arrivano perchè i giocatori del Bari si levano sempre la maglia: “E’ una cosa incredibile, non me la so veramente spiegare. Lasciamo perdere che è successo a Meggiorini, ma è demenziale. Ho visto anche giocatori che già  da ammoniti si sono tolti la maglia e sono stati espulsi. Invece di una tutta metteremo un camice bianco (ride, ndr)”.
Ventura commenta anche lo stato di forma di Almiron: “Rimango dell’idea che per tutti i giocatori bisogna trovare la chiave d’accesso per capirli e capire come sfruttarli al meglio. Sapevo che erano due anni che non faceva una partita. Bisogna capire come far scattare le convinzioni. Ha lavorato moltissimo, è arrivato in condizioni non buone ed ora il lavoro paga. Donati ha detto che il merito è mio? Ci credo, sennò non lo faccio giocare (ride, ndr)”.