Calcio Estero
Benfica Chelsea i precedenti: una rivalità segnata dal dramma e da un gol al 93′. Si ritrovano al Mondiale per Club: per i portoghesi è l’ora della vendetta?
Benfica Chelsea i precedenti: una rivalità segnata dal dramma e da un gol al 93′. Si ritrovano al Mondiale per Club: per i portoghesi è l’ora della vendetta?
La sfida di questa sera al Mondiale per Club tra Benfica e Chelsea non è una semplice partita, ma l’ultimo capitolo di una saga breve, intensa e finora a senso unico. I precedenti ufficiali sono solo tre, ma ognuno ha avuto il peso di una stagione intera, trasformando ogni incontro in un evento epico, specialmente per i tifosi del Chelsea.
- Quarti di Champions League 2012: Kalou gela il Da Luz
Il primo atto si consuma a Lisbona, il 27 marzo 2012, nell’andata dei quarti di finale di Champions League. Il Benfica di Jorge Jesus è una squadra temibile, ma il Chelsea di Roberto Di Matteo, subentrato da poco ad André Villas-Boas, sta costruendo quella che diventerà una cavalcata storica. La partita è tesa, bloccata, con i portoghesi a fare la partita e gli inglesi a difendersi con ordine. Quando il pareggio a reti bianche sembra scritto, a un quarto d’ora dalla fine, il Chelsea piazza la zampata letale. Un contropiede fulminante orchestrato da Ramires e Fernando Torres viene finalizzato da Salomon Kalou, che insacca a porta vuota. Un gol pesantissimo, che gela lo Estádio da Luz e indirizza la qualificazione verso Londra. - Quarti di Champions League 2012: Meireles e un’esultanza velenosa
La gara di ritorno a Stamford Bridge, il 4 aprile, è altrettanto combattuta. Il Chelsea passa in vantaggio con un rigore di Frank Lampard, ma l’espulsione del capitano del Benfica, Maxi Pereira, non spegne le Aquile. Anzi, a cinque minuti dalla fine, Javi García pareggia di testa su calcio d’angolo, riaccendendo le speranze portoghesi e facendo tremare i Blues. Il finale è incandescente. Con il Benfica riversato in avanti alla ricerca del gol qualificazione, emerge l’animo “traditore” di Raul Meireles. L’ex centrocampista del Porto, grande rivale del Benfica, parte in solitaria e scarica una conclusione potentissima sotto la traversa, siglando il 2-1 al 92′. La sua esultanza rabbiosa di fronte ai tifosi del Benfica è l’immagine simbolo di un’eliminazione dolorosa, che spianerà al Chelsea la strada verso il suo primo, storico trionfo in Champions League. - Finale di Europa League 2013: la beffa di Ivanović al 93′
Il capitolo più crudele per il Benfica si scrive un anno dopo, il 15 maggio 2013, nella finale di Europa League ad Amsterdam. È l’occasione della rivincita. La partita è un equilibrio perfetto di tensione e occasioni. Fernando Torres porta in vantaggio il Chelsea con una cavalcata delle sue, ma Óscar Cardozo pareggia su rigore, rimettendo tutto in discussione. Si va verso i supplementari, con il fantasma della “Maledizione di Béla Guttmann” che aleggia sul Benfica. Al minuto 92 e 17 secondi, su un calcio d’angolo, Branislav Ivanović svetta più in alto di tutti e con una parabola di testa beffarda spedisce il pallone all’incrocio dei pali. È il gol del 2-1. Per il Chelsea è un trionfo che completa un’incredibile doppietta europea consecutiva; per il Benfica è la più atroce delle beffe, una ferita ancora aperta che stasera, nel deserto americano, cercherà finalmente di sanare.
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