Brasile, potrebbe essere Leonardo il dopo-Dunga - Calcio News 24
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2009

Brasile, potrebbe essere Leonardo il dopo-Dunga

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C’è un filo rosso che unisce la storia calcistica del Brasile: l’idea dell’imbattibilità , dell’infallibilità  agonistica. Tesi, peraltro, non peregrina considerata la qualità  dei giocatori a disposizione, il ritmo con il quale vengono proposti all’attenzione del calcio mondiale. Ecco perchè l’uscita da un Mondiale è molto di più di una sconfitta, di una delusione sportiva. di un episodico fallimento. E’ una tragedia epocale nel senso che quanto accaduto ieri pomeriggio a Port Elizabeth caratterizzerà  i prossimi quattro anni sino al Mondiale del 2014 che si svolgerà  proprio nella terra dei piedi buoni. Certo la Cbf, la potente federazione guidata da Ricardo Teixeira, non pensava di presentarsi ai Mondiali di casa nella condizione se non dell’Italia o della Francia, ma nella migliore delle ipotesi, dell’Inghilterra. Il fatto è che non si riesce a capire il male oscuro che da otto anni impedisce alla Selecao di ottenere successi all’altezza della sua fama. Anzi, la delusione è direttamente proporzionale al fatto che tanto ieri quanto quattro anni fa in Germania (di più in Germania) potenzialità  enormi sono state sprecate per raggiungere un obiettivo mediocre, i quarti.

IL NUOVO CHE AVANZA – Dunga fa parte del passato. Nè come giocatore nè come allenatore è mai riuscito a conquistare il cuore dei tifosi. Questione di carattere, di spigoli comportamentali. Asprezze che venivano accettate sino a quando il Brasile vinceva e che ora che ha perso diventeranno inevitabilmente i pali a cui appenderanno il ct, mostrandolo al pubblico ludibrio. Il primo problema da risolvere, quindi, è la scelta del tecnico. Nel 2006 avevano puntato su un Cavallo di Ritorno, Carlos Alberto Parreira e avevano ottenuto poco; hanno provato con un Volto Nuovo e hanno ottenuto sempre poco. Il fatto è che da dopo l’addio di Luis Felipe Scolari, il Brasile non è più riuscito a trovare un pilota affidabile (dal punto di vista dei risultati). Ricardo Teixeira, subito dopo la sconfitta con l’Olanda, avrebbe avviato i primi sondaggi per capire chi mettere al posto di Dunga. Il Nuovo che Avanza potrebbe essere Leonardo, giovane ma già  collaudato nel ruolo di tecnico (al Milan), portatore di un noteviole carisma, vincitore di una Coppa del Mondo (insieme a Dunga). Si pensa per lui a una soluzione simile a quella che venne adottata nel ’98 (ma i risultati non furono eccezionali visto che il Brasile non vinse, colpito a morte dal dramma di Ronaldo) con Zico: un ruolo di direttore tecnico con i compiti di campo affidati a qualche altro.

IL VECCHIO CHE TORNA – Le sconfitte alimentano la nostalgia per chi ha ottenuto delle vittorie. Inevitabile che a questo punto torni attualità  Luis Felipe Scolari, il famoso Felipao. Dovrebbe finire sulla panchina del Palmeiras e si dice che il club, preoccupato dalle voci, voglia inserire nel contratto una clausola per proteggersi. Felipao non sembra avere tanta voglia di tornare in nazionale. Ma è anche vero che prendere ora le redini della Selecao quasi non comporta rischi esseno reduce da due fallimenti. E, alla fine, non è detto che Felipao non si arrenda al fascino della casacca verdeoro. E il Palmeiras non se ne faccia una ragione nel sacro nome e interesse della Selecao.

Fonte: corrieredellosport.it