Brescia, Scienza: "Pronto per quest'avventura" - Calcio News 24
Connect with us

2009

Brescia, Scienza: “Pronto per quest’avventura”

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

a

All’ombra del Cidneo è scoccata l’ora di Giuseppe Scienza, nuovo allenatore della prima squadra presentato ufficialmente alla Stampa questa mattina in Saniplast. A fare gli onori di casa il presidente Gino Corioni che ha esordito ricordando Scienza come “giocatore frizzante”. “Mi auguro che anche come allenatore sia altrettanto frizzante “? ha proseguito il presidente biancazzurro -. Mi ha fatto un’ottima impressione ed è pieno di entusiasmo, il primo ingrediente necessario per ottenere successi”. Dopo il messaggio di benvenuto da parte del presidente i microfoni passano al nuovo tecnico.

“L’occasione è ghiotta. Brescia è una piazza importante e vanta una squadra prestigiosa nell’èlite del calcio italiano. Avevo un contatto anche col Grosseto ma con loro mi sono comportato in modo leale, ben conscio del fatto che la trattativa col Brescia poteva finire diversamente. Ho aspettato a fare la mia scelta tenendo in considerazione pro e contro. Qui a Brescia penso di essere arrivato al momento giusto per questo progetto di squadra giovane che si prospetta”. E’ preoccupato dall’idea che il presidente possa essere troppo coinvolto? “E’ una cosa che non mi spaventa, anche se ci devono sempre essere il rispetto per i ruoli e la possibilità  di lavorare, due elementi basilari. Il presidente nel corso degli ultimi anni ha fatto scelte importanti, inoltre penso che avere vicino persone che ti sappiano fare ragionare sia positivo. Anche Gigi Maifredi potrà  aiutarmi nel mio lavoro: la sinergia è importante, così come avere la consapevolezza di poter contare su qualcuno che ami il Brescia nei momenti di difficoltà . Nonostante questo le scelte le farò io e di queste mi prenderò le responsabilità “. Cosa le ha chiesto il presidente Corioni? “Lui vuole divertirsi e veder la squadra giocare bene. In questo gruppo ci sono anche giovani interessanti che, nel contesto di quelli che saranno gli obiettivi, andranno valorizzati. A livello societario il Brescia deve lasciarsi velocemente alle spalle una retrocessione che c’è stata e della quale non ci si deve vergognare, andando avanti con energie positive sia per la società  che per i tifosi. Vengo a Brescia con l’intento di trasmettere entusiasmo ai giocatori: chi rimane deve capire che questo è il vento che spira”. Partire in ritiro con tanti giocatori può rappresentare un problema? “E’ chiaro che ci sono situazioni che vanno risolte ma alle mie spalle c’è uno staff che sta lavorando per migliorare le cose. Non posso trascurare nessun giocatore: finchè rimangono con me allenerò tutti trovando in me la massima disponibilità . Parliamo comunque di grandi professionisti: non penso ci saranno problemi”. Come sarà  il Brescia di Scienza? “Per vari motivi da quando ho iniziato ad allenare ho provato e sperimentato diverse tipologie di gioco variando gli assetti tattici. Soprattutto a livello di settore giovanile, per far sì che i ragazzi potessero ricoprire più ruoli. Nel corso dell’ultima stagione a Viareggio, ad esempio, ho iniziato con due esterni molto offensivi a supporto di due punte. Poi mi son reso conto che gli esterni non saltavano più gli avversari e non ti permettevano di fare un certo salto di qualità : da lì la decisione di giocare sempre con le due punte, per mantenere un chiaro peso offensivo, con tre centrocampisti e un trequartista. Credo che il modulo del nuovo Brescia varierà  in base ai giocatori che resteranno: l’obiettivo è quello di strutturare una squadra con equilibri molto forti. Personalmente voglio che la mia squadra giochi il più possibile senza affidarsi a palle lunghe o altro”. Qual è l’allenatore che l’ha ispirata maggiormente? “Credo di aver “rubato” qualcosa da ogni allenatore. Anche quei tecnici coi quali ti sei scontrato in passato ti possono insegnare: da calciatore le cose le vedi in un certo modo, ma quando varchi il confine e diventi a tua volta un allenatore capisci tante cose e sfumature. Pippo Marchioro, Emiliano Mondonico e Nedo Sonetti: da ognuno di loro penso di aver preso qualcosa, anche se l’allenatore deve avere poi un percorso tutto suo”. Com’è avvenuto il contatto col Brescia? “Ero a casa con mio figlio che si stava preparando per gli esami di terza media quando sono stato contattato. Ho sentito Iaconi e, successivamente, ho conosciuto il presidente. à? stato un incontro perfetto durante il quale non si sono fatte promesse nè previsioni. Non posso certo dire che aspettavo una chiamata da parte del Brescia, però questa è forse la dimostrazione di come lavorando con amore e passione si possano raggiungere gli obiettivi. Sono molto contento che il presidente Corioni abbia pensato a me. Col Brescia ho un contratto di un anno con opzione per il secondo. Giusto così: un anno lavori e dimostri la qualità  di quanto svolto e poi si valuta. Se poi lavori bene i contatti e i contratti non mancano. In questi primi anni, soprattutto quelli trascorsi in Lega Pro (alla guida di Legnano e Viareggio) contraddistinti da difficoltà  oggettive, ho dato tutto. Adesso è arrivata questa proposta importante: amore e serietà  di portano a qualcosa ma nel mestiere di allenatore devi sempre dimostrare tanto”.

Fonte | Bresciacalcio.it