Buon compleanno a… William Saliba
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Buon compleanno a… William Saliba

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Buon compleanno a William Saliba, giovane difensore francese in forza al Marsiglia che in Italia conosciamo bene

Oggi William Saliba compie 22 anni. A parte gli addetti ai lavori e gli appassionati di calcio internazionale e in particolare di Premier League, è probabile che in Italia lo conoscano soprattutto nella Capitale. I tifosi della Roma più attenti si ricorderanno di quando ancora il centrale franco-camerunense era una giovane promessa del Saint-Etienne («la mia casa», secondo sua definizione) e si era ipotizzato un suo arrivo in maglia giallorossa per ovviare alla partenza di Kostas Manolas.

Se non che, il ragazzo aveva gli occhi addosso di un po’ di club inglesi e nella sfida tra Wolverhampton e Arsenal finì per spuntarla la squadra di Londra. E tanto per dare un’idea delle capacità di spesa che ci sono da quelle parti, la quotazione di mercato presunta era di 12 milioni e mezzo, i Gunners misero sul piatto due volte e mezzo e con 30 milioni lo portarono a casa. Giusto un assaggio di clima britannico e poi di nuovo Francia in prestito: prima Nizza, poi il Marsiglia. E qui interviene la memoria – più breve – del supporter laziale. Nella scorsa edizione dell’Europa League le due squadre si affrontano nel girone per altrettanti pareggi. All’andata, in Italia, Saliba dice la sua al termine di 90 minuti senza che si siano visti gol.

Al ritorno i gol, invece, si vedono. Anzi, se ne vedono di storici, perché Immobile mette a segno la rete numero 160 con la maglia biancoceleste e diventa il miglior marcatore nella storia del club. E in un evento così importante, William ha una parte non piccola: è lui, infatti, a non riuscire a gestire il pallone servitogli all’indietro da Lirola, altra conoscenza italiana: un mancato stop, un buco piuttosto clamoroso (il piuttosto è ammorbidente), il buon Ciro se lo ritrova e approfitta della situazione per scrivere una pagina che resterà nel tempo.
Una macchia che non sporca la crescita di questo ragazzo. Un anno fa di questi tempi, William saliva le scale del castello di Clairefontaine accanto a Adrien Rabiot per la sua prima convocazione in nazionale. Sul sito della Federazione francese c’è una lunga intervista al debuttante, nella quale scherza perché ha avuto modo in ritiri di vedere e assaggiare la torta preparata per le Petit Diable Antoine Griezmann: «Era molto grande e molto buona», augurandosi che anche per lui ci sia la stessa cosa. A giudicare dal colloquio, Saliba ha le idee chiare. Gli chiedono di confermare o meno la presentazione che di lui ha fatto il Ct Didier Deschamps: «È un buon difensore nei duelli, è veloce, ha un buon gioco di testa e ha molta serenità e tranquillità. A volte si concede piccoli eccessi nei lanci, ma è uno dei giovani promettenti». La risposta è estremante diretta: «Ha ragione lui. Questo è ciò che mi ha permesso di andare più in alto velocemente, ma a volte non dovresti fare troppo, soprattutto quando giochi ai massimi livelli. Quando sei un difensore, non puoi permetterti di dribblare e perdere la palla». Svelando con una risata che talvolta cerca il dribbling perché fino a 13 anni giocava da attaccante.
Un anno, quando si è dei campioni in potenza, è pieno di cose. Saliba attualmente sta giocando e bene nell’Arsenal che guida il campionato inglese con la prospettiva fondata di strappare il titolo al Manchester City. Un mese fa, veniva considerato il terzo difensore nelle quotazioni di mercato del club dell’Europa League e le cifre sono già ben diverse da quella dell’atto d’acquisto.

E lui è andato vicino davvero di un niente a diventare campione del mondo perché nella spedizione francese in Qatar c’era, anche se è sceso in campo per poco più di 20 minuti in sostituzione di Varane nella “inutile” gara di chiusura del girone con la Tunisia.