CN24, top 10 dei procuratori: maggio 2015 - Calcio News 24
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2015

CN24, top 10 dei procuratori: maggio 2015

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I top influencers del mercato: i Calcionews24 Awards

Capitolo number five dei Calcionews24 Awards, categoria procuratori. Ci avviciniamo nel mezzo del cammin del nostro racconto e, come direbbe il Sommo Poeta Dante Alighieri, “daje che mo’ arriva er bello”. Maggio è passato via tranquillo lungo lo scenario calcistico italiano come un fringuello che felice si posa su un pesco in fiore: nessuna enorme novità, un po’ come la quiete prima della tempesta o, se preferite, visto che siamo in tema di citazioni poetiche, come un privè per scambisti prima delle ore 23. E’ a giugno, mese già iniziato, che succedono e succederanno un po’ di cose, soprattutto per via del mercato allenatori, mercato che in maniera solamente collaterale interesserà anche il mondo dei procuratori. Da regolamento, infatti, un intermediario FIFA non sarebbe assolutamente tenuto a rappresentare un tecnico, quando in verità nulla impedirebbe ad un allenatore di dare la propria procura ad un terzo. Può sembrare un ragionamento contraddittorio ed in verità lo è, ma diciamo soltanto che il mandato di rappresentanza FIFA (il famoso foglio che firmano, molto spesso con le “X” poiché incapaci di scrivere correttamente il proprio nome, i giocatori) non coincide per forza con la procura intesa come strumento fornito dalla legislazione italiana (e non solo) a qualsiasi povero cristo a cui magari serve un terzo per andargli a ritirare la pensione o concludere un affare. Ergo: l’allenatore non dovrebbe avere un intermediario perché il regolamento non contempla più questa ipotesi (anzi, di regola dovrebbe punirla, ma siamo nel campo della pura fantascienza), ma l’allenatore inteso come persona giuridica che vuole affidarsi ad un altro per concludere un accordo qualsiasi (per esempio un contratto di lavoro con una società in generale, non solo di calcio) può avere un procuratore, che non deve essere però per forza un agente (molto spesso infatti si tratta proprio di avvocati, che poi siano anche intermediari iscritti, è un fatto del tutto di secondo piano).

DOVE ERAVAMO RIMASTI – Ad aprile, dopo tre mesi di dominio incontrastato di Claudio Vigorelli, avevamo avuto un cambio della guardia in cima alla classifica: Beppe Bozzo aveva preso il comando forte della collaborazione con Doyen Sport, il fondo di Nelio Lucas che ormai guida il mercato del Milan, dell’Atletico Madrid e di tanti giocatori in giro per l’Europa. Anche qui occorrerebbe fare una precisazione: i regolamenti UEFA vietano ai fondi di possedere cartellini di giocatori (che dovrebbero essere soltanto di proprietà delle società di calcio europee, differentemente da quanto succede invece in Sudamerica), ma come spesso accade, fatta la legge, trovato l’ingaggio, anzi pardon, l’inganno. Nulla vieta infatti ai fondi di detenere la proprietà o la semi-proprietà di società e quindi, guarda un po’, conseguenzialmente dei giocatori, o di sottoscrivere con essi degli accordi privati al di fuori dei regolamenti calcistici (perfettamente validi, però, da un punto di vista legislativo e civilistico). All’interno di tale contesto i procuratori possono muoversi in maniera indipendente, fornendo la propria assistenza tecnica ai fondi o, ancora meglio, alle società che con i fondi lavorano, o in maniera subordinata ai fondi, che possono celarsi dietro i procuratori o le società di procuratori che a loro volta assistono i giocatori. Non è quest’ultimo, da quanto ci risulta, il caso della maggior parte degli agenti italiani (almeno per il momento), ma in verità non è del tutto il caso nemmeno del Milan: Doyen Sport è solo parte della cordata che assiste Bee Taechaubol nell’ingresso con una quota di minoranza nel club. Se poi in futuro vorrà comprare tutta la società, basterà tirare fuori la grana.

CALCIONEWS24 AWARDS: LA CLASSIFICA DI APRILE 2015

LA CLASSIFICA – E’ tempo di classifiche, quindi. Dopo quella finale del campionato, quella di maggio dei procuratori. Partiamo anche questa volta dal basso sperando di rimanere in vita per quando arriveremo alla prima posizione.

10. STEFANO CASTAGNA Agente di Neto e Felipe Anderson ed ex manager di un’azienda sportiva italiana, Castagna scende ai piedi della top ten dopo esserci arrivato un paio di mesi fa (a marzo era quarto, new entry più alta mai registrata fino a questo momento della nostra classifica, mese scorso era quinto). Paga forse un minimo di esitazione sulla questione Neto: il portiere della Fiorentina è prossimo allo svincolo e, di regola, dovrebbe sistemarsi alla Juventus, anche se in verità per il momento di certezze non ne abbiamo molte. Per un portiere, reduce da una grande stagione, la scelta di accasarsi in una big per fare il secondo non è detto sia tendenzialmente positiva. Va bene che la Juve è vice-campione d’Europa e campione d’Italia in carica, va bene pure che essere il secondo di Gigi Buffon è un po’ come essere moralmente primi, ma è pure vero che la panchina è panchina ovunque: quella della Juventus Stadium è particolarmente comoda, composta da tante soffici poltroncine su cui poter anche schiacciare un sonnellino, per esempio, ma per quanto vicina al campo possa essere, per un calciatore è pur sempre troppo lontana. Non si muoverà da Roma quasi sicuramente Felipe Anderson, giocatore cercato da tutte le big d’Europa (Manchester United e Paris Saint-Germain in primissima fila, ci risulta): con la Lazio si giocherà ad agosto l’accesso in Champions League e poi si vedrà, tanto il mercato si chiuderà solo al primo di settembre.

9. ALESSANDRO LUCCI Personalità occulta del mercato, che parla solo quando deve parlare (cioè quasi mai), Lucci torna in classifica dopo la temporanea assenza di aprile (a marzo era decimo). Viene ricompensato da un paio di circostanze, che al tempo stesso però lo penalizzano pure, secondo il nostro modestissimo, contestabilissimo (e tanti altri “issimo”) modo di vedere: il rinnovo di Leonardo Bonucci, di cui discute con la Juventus da mesi ma che non pare ancora vicinissimo (il giocatore è in scadenza nel 2017, ma di prolungamento si parla un po’ troppo da un po’ troppo tempo) e l’affare Vincenzo Montella, su cui vale la pena spendere giusto due paroline (ne parleremo poi meglio il prossimo mese). Lucci rientra infatti nella categoria di procuratori che possono assistere gli allenatori di cui sopra. Da sempre vicino alla Fiorentina, Lucci, questa è l’impressione, ha provato a rendere il più dolce possibile la rottura tra il tecnico e i viola. Non c’è riuscito, ma un’accurata ricostruzione di quanto successo ve l’abbiamo già fornita, per cui visto che ci siete, a questo punto, tanto vale leggervela, che è gratis. Affaire Juan Cuadrado – Chelsea: ne parleremo anche qui meglio mese prossimo, ma in verità non è che ad oggi ci sia tantissimo da dire. Valuteremo le prestazioni del colombiano nei prossimi mesi, per ora resta ingiudicabile.

8. PATRICK BASTIANELLI Piccola discesa per una delle new entry dello scorso mese (era settimo). Tra i giocatori che potrebbero permettergli di fare il salto di qualità, nemmeno a dirlo, Khouma el Babacar: l’attaccante della Fiorentina forse rinnova, forse no, chi può dirlo, molto dipenderà dalla situazione riguardante il prossimo allenatore viola. Possono essere invece pezzi interessanti del mercato Marco Andreolli, difensore dell’Inter che piace in Italia, alla Lazio, ma pure all’estero, per esempio ai freschi (ri)vincitori dell’Europa League del Siviglia, e Lorenzo Crisetig, giocatore dell’Inter quest’anno in prestito al Cagliari che interessa ad Empoli, Udinese e Sassuolo. Da seguire anche il giovane interista Isaac Donkor che fa gola al Perugia e, sempre parlando di Perugia, visto che ci troviamo da quelle parti, Diego Falcinelli, attaccante tornato al Sassuolo in attesa di capire cosa succederà.

7. GIUSEPPE RISO Risalita netta per Riso, che torna in settima posizione (mese scorso era decimo). A dargli la spinta decisiva il colpo Ahmad Benalì, centrocampista libico già piazzato in tempi record dal Brescia al Palermo. Con il mercato appena agli inizi e con voci tante, ma fatti pochi, aver portato a casa già un colpo ufficiale può dire bene per il resto della sessione estiva, quando verosimilmente arriveranno i botti grossi. Riso, nella fattispecie, ha ancora un po’ di cartucce da sparare: Daniele Baselli dell’Atalanta (piace sempre a Milan e Fiorentina), Bryan Cristante, approdato lo scorso anno al Benfica (potrebbe essere un’idea per molte big del nostro campionato e ci sorprendiamo di come non se ne parli abbastanza), Sime Vrsaljko del Sassuolo (al momento piace molto all’estero). Senza contare ovviamente le intermediazioni, praticamente uno dei fulcri della nostra classifica negli ultimi tempi, che potrebbe svolgere con mandato del Milan nelle prossime settimane. Il futuro è di chi sa osare.

6. MARIO GIUFFREDI Mentre redigiamo la classifica è già giugno e di cose ne stanno succedendo, ma il ligio regolamento che ci siamo auto-imposti ci obbliga a non tenerne ancora conto. Ci limitiamo a parlare di maggio, mese buono in verità per Giuffredi più per prendere le misure sul mercato, che per compiere i primi passi spediti. La sua crisalide in attesa di sbocciare definitivamente è Mirko Valdifiori, giocatore dell’Empoli molto vicino al Napoli per cui ci sono stati contatti anche con Fiorentina, Milan e Torino. Probabilmente buona parte del mercato di Giuffredi sarà in qualche misura guidata dalla mano di Maurizio Sarri (ad Empoli Giuffredi ha anche Mario Rui). Per il momento la sesta posizione dell’agente napoletano è dettata soprattutto dalle circostanze che riguardano Valdifiori, giocatore che da solo sta accedendo il mercato dei primi bagni al mare. Mese scorso Giuffredi era quinto, mese prossimo chissà dove lo troveremo. Sicuramente la concorrenza è agguerrita ed il segreto per riuscire ad emergere in un periodo di crisi come quello ultimo sta in una sola parola: “diversificare”. Diversificare, cioè muoversi su più fronti, più giocatori, più squadre, perché no anche più campionati: farlo quando non hai alle spalle grossi contatti o grosse società di procuratori è più dura. Di questo non possiamo non tenere conto nelle nostre valutazioni positive.

QUELLO CHE L’AGENTE NON DICE: LE SCHEDE DEGLI AGENTI

5. ULISSE SAVINI – Mai al di sotto della top five, il nostro Ulisse (a gennaio era quinto, a febbraio e marzo secondo, ad aprile terzo). Coerenti fino in fondo, non possiamo e non dobbiamo tenere conto del rinnovo di Mauro Icardi con l’Inter, arrivato ai primissimi di giugno, ma raccontarvi la storia come un poliziesco di cui conosciamo già il finale (in buona parte l’abbiamo già fatto). A maggio, ad un certo punto, c’è stato un momento in cui Savini ed il resto dell’entourage di Icardi hanno davvero rischiato di essere risucchiati dal ciclone tettuto Wanda Nara: alla fine l’ha pagata per tutti solo l’agente storico Abian Morano, che poi ha ceduto a giugno il passo a Savini. Ma, come vi dicevamo, dobbiamo riferirci a maggio per parlare di Savini e del momento di impasse vissuto sul rinnovo dell’argentino, corteggiato per un breve ma intenso istante anche dall’Atletico Madrid. Niente di perduto, ma maggio è volato via così, “tra un mega-tiro al canestro e un film di Spike Lee (cit.).

4. GIOVANNI BRANCHINI Ancora numero quattro, per questo mese, il mega-procuratore di Matteo Darmian ed Angelo Ogbonna. Proprio dalle parti del difensore bianconero dovremo andare a parare nei prossimi mesi per capire un po’ in che direzione si muoverà il mercato di Branchini, se verso l’Italia o, più probabilmente (e più verosimilmente) verso l’estero. Al momento tutto tace, così come anche per Darmian, che evidentemente attende la chiamata di una Big (con la “B” maiuscola). Ciò che vale però in questo mese un sostanziale plauso a Branchini è la quasi riuscita della trattativa che dovrebbe riportare Jonathan Biabiany all’Inter. L’esterno francese, svincolatosi dal Parma, è reduce da un’intera stagione al box per via un problema cardiaco: in certe condizioni già trovare squadra è difficile, trovarne una di livello lo è molto di più. Morale della favola: grazie ai suoi agganci, Branchini sembrerebbe riuscito nell’impressione di piazzare il francese in nerazzurro (seppur con un contratto che, giustamente, tuteli la società da eventuali problemi di salute del ragazzo). Che l’Inter sia una fabbrica di beneficenza per giocatori con piccoli problemi di cuore, come il cartone animato, è un dato di fatto, che nel caso specifico possano anche esserci eventuali risvolti positivi per tutti, saremmo tutti contenti di poterlo annunciare. Il tempo rimargina tutte le ferite, si dice, no?

3. PIERPAOLO TRIULZI Impennata in classifica dell’agente di Paulo Dybala, forse una delle più importanti mai registrate: era nono, appena entrato, mese scorso, adesso è già sul podio. Dicevamo che in periodo di mercato ancora fiacco mettere a segno un colpo ufficiale è già tanta roba, mettere a segno uno dei più importanti di tutti, forse, può valere un balzo in avanti di questa portata. Parliamo ovviamente del passaggio di Dybala dal Palermo alla Juventus. Raccontarvi come è andata, di per sé, non ci costa tempo e fatica: alla Juve serviva un attaccante, il Palermo ha fatto il prezzo, i bianconeri hanno pagato. Fine della storia. Connesso all’affare Dybala quello di Matheus Cassini, attaccante del Corinthians, in rosanero: anche di questo si sta occupando, tramite intermediazione, Triulzi. Verso gli USA Hugo Campagnaro, a un passo dall’addio all’Inter, ma non sono escluse le ipotesi Malaga e (il solito) Palermo. Difficile dire se Triulzi abbia già concluso qua il suo mercato, lì dove in molti devono ancora cominciarlo: in genere essere precoci può essere un difetto, e sapete tutti di cosa stiamo parlando, ma non nel calciomercato, dove chi prima arriva spesso meglio alloggia. Dateci qualche settimana per capire.

2. CLAUDIO VIGORELLI Ancora secondo Vigorelli, che dopo un inizio d’anno sprint, si trova ora alle prese con i primi affari concreti: a maggio non c’è stato modo di chiudere per il riscatto di Mattia Destro al Milan. Il giocatore torna mestamente alla Roma, ma da qui alla Roma può fare ancora in tempo a girare il mondo (sui giornali). Da monitorare invece con attenzione la situazione di Samuel Eto’o, a caccia forse dell’ultimo contratto importante della sua grossa carriera (si parla di Messico per lui, ma non escluderemmo una possibilità europea). Parlando di intermediazioni per società, piuttosto, è da registrare il lavoro che Vigorelli sta svolgendo per la Sampdoria di Massimo Ferrero, soprattutto sul fronte attacco (dovrà piazzare Eder e, missione ardua, Stefano Okaka). Al momento viaggiamo sempre nel campo delle ipotesi e delle voci, normale, ma stiamo al gioco e proviamo ad immaginare qualche mossa a sorpresa della strana coppia cinematografica Vigorelli – Ferrero. Per il momento rendiamo atto a Claudio di saper lavorare molto bene al fianco delle società e pure all’estero, alla fine però a decretare il successo delle operazioni di cui sopra sarà sempre un comunicato ufficiale. Da questo non si scappa.

1. BEPPE BOZZO Si conferma primo per il secondo mese di fila il buon Beppe. La collaborazione attiva con Doyen, ma ancor meglio con Atletico e Real Madrid, potrebbe fruttargli le luci della ribalta da qui ai prossimi mesi: la sua assicurazione sulla vita dovrebbe essere insomma, tanto per capirci, un bel mandato di rappresentanza in lingua spagnola in tasca. A facilitargli il lavoro in questo senso il declino di Ernesto Bronzetti, storico intermediario del Real nei primi anni 2000 e rappresentante di Carlo Ancelotti (che, guarda caso, a Madrid non c’è più). Per l’Italia occhio alla situazione di Abdul Rahman Baba, esterno dell’Augsburg in quota Roma e, parlando invece delle più classiche ed ormai desuete procure (che ormai sembrano fare schifo a un po’ tutti), attenzione a Federico Bernardeschi, giovane esterno della Fiorentina seguito da un bel po’ di big (qualcuno ha detto Juventus?) e soprattutto ad Antonio Cassano che, clamorosamente, potrebbe tornare in lizza per un posto alla Sampdoria. Resuscitare un giocatore inattivo da mesi e mesi, protagonista più in televisione che sui campi di sicuro, addirittura per una delle grandi del nostro campionato (se tutto va come deve andare, la Sampdoria sarà comunque in Europa) non diremmo che sarebbe cosa da poco. Voi? Ovvio, maggio è andato e con esso anche il tempo delle chiacchiere da rotocalco sportivo: con giugno, luglio e soprattutto agosto, sarà tempo di firme con la penna stilo. Un’era geologica della nostra classifica è conclusa, ora si apre l’arena: vogliamo vedere il fuoco.

OUTSIDERS – Ben pochi gli outsiders da promuovere questo mese: il mercato comincia a essere infestato da squali e per i pesci piccoli, bene che va, va male comunque. Soprattutto pochi i giovani in grado di mettersi in mostra a livelli importanti: come da noi (modestamente) previsto, la liberalizzazione della professione non ha portato alcuna grossa novità in quest’ottica. Suggeriamo il nome di Fabio Algeri, agente di Horour Magnusson della Juventus (reduce dal prestito al Cesena) coadiuvato dai più esperti Lorenzo Marronaro e Luca Puccinelli (gli agenti di Alberto Gilardino e Alessandro Diamanti, per capirci): difficile farsi largo tra la folla, ma non riuscire è peggio che non averci mai provato. Fuori dalla classifica per questo mese invece il solito Andrea D’Amico, dentro e fuori da mesi a questa parte: troppo discontinuo, troppo dissonante nell’intendere la professione come lavoro a trecentosessanta gradi sui propri assistiti, volendocela dire tutta anche troppo poco simpatico per avere attenuanti generiche. Possiamo solo augurarci piaccia alle società più di quanto piace a colleghi. Nessuna new entry invece in classifica per il primo mese dall’inizio del nostro percorso: quando il gioco si fa duro… Alla prossima.