Udinese, Cioffi: «Milan? Gara di sofferenza. Coscienti della posizione in cui siamo»
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Udinese, Cioffi: «Milan? Gara di sofferenza. Coscienti della posizione in cui siamo»

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Gabriele Cioffi, neo allenatore dell’Udinese, parla alla vigilia della sfida contro il Milan, suo primo appuntamento nelle nuove vesti

Vigilia di UdineseMilan, esordio sulla panchina bianconera per Gabriele Cioffi, che ha raccolto l’eredità lasciata dall’esonerato Gotti. Il neo tecnico bianconero, ai canali ufficiali del club, ha così analizzato la gara.

GRANDE OCCASIONE – «L’energia che ho dentro la voglio trasmettere. L’aspetto principale da prendere in considerazione è la presa di responsabilità, una motivazione personale del singolo. Non sono un incantatore di serpenti, non riesco a trasmettere le cose solo guardando le persone negli occhi. La presa di responsabilità della situazione in cui siamo è il primo passo verso il futuro».

RICHIESTE –«Presa di responsabilità. La coscienza che se siamo in una situazione così c’è un motivo. Affrontare il problema è già il primo passo per la risoluzione del problema stesso».

IDEE «Il lavoro fatto nei due anni passati è stato un lavoro importante, non vedo il motivo per cestinarlo. Io naturalmente aggiungerò del mio con convinzione e volontà».

BECAO – «Becao vuole esserci e questo è già qualcosa. Vediamo perché non è così sicuro».

ESORDIO COL MILAN – «È una motivazione esterna importante. Tutte le partite vanno lette con una motivazione interna, il pubblico, lo staff, i compagni possono spingere però se non ci sono motivazioni interne le spinte non servono a niente». 

GARA – «Il Milanè una squadra che lavora assieme da tre anni con contenuti importanti. Mi aspetto una partita di sofferenza, resilienza e volontà. Sicuramente non mi aspetto una passeggiata».

STAGIONE ROSSONERA – «È una squadra che ha soluzioni con caratteristiche diverse. I medesimi principi di gioco con giocatori con caratteristiche diverse. Il livello di attenzione nostro vuole essere altissimo. È un inizio ripido però la prova da affrontare è quella con se stessi. Cosa voglio io da me, dalla stagione e da questi 90 minuti».

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