Iervolino, Salernitana e il calcio malato: le sue dichiarazioni
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Iervolino: «Salernitana, ecco perché gli esoneri. Il calcio è malato ma può guarire»

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Danilo Iervolino

Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha parlato al Corriere della Sera del calcio e della stagione della squadra

Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, si è confessato in un’intervista al Corriere della Sera. Ecco la sue parole.

STA PENSANDO DI LASCIARE«Ancora no, però non si può mai dire. Se fosse per il bene dell’azienda farei un passo indietro. Sono già arrivate telefonate ai miei manager, per ora non se ne parla. La Salernitana sta vivendo una stagione pessima ma questo è il momento di restare in sella».

HA DEFINITO IL CALCIO “MALATO”«Non però nell’accezione negativa, non è marcio. Vive un disagio rispetto alla contemporaneità dell’economia. Può cambiarlo in autonomia la Lega, la Federazione, che si sta muovendo, ma manca il sussulto di orgoglio dei club. L’industria del calcio vive una tranquilla rassegnazione nel non muovere nulla, questo mi spaventa. C’è la necessità di cambiare, ed è un sentimento diffuso, però poi non si fa nulla. Basterebbe un tratto di penna: le regole. Rispetto a quanto incassi non puoi spendere un euro in più, come in Germania. Andrebbe rivista la contrattualistica di calciatori e agenti: dove sta scritto che un giocatore che è un dipendente ha solo diritti e non doveri? Sono strapagati e se le loro prestazioni non sono all’altezza, la colpa è sempre degli altri. Abbiamo miliardi di debiti in tutto il sistema, così il calcio muore».

GLI ALLENATORI ESONERATI – «A Nicola ho fatto un grande torto, inutile girarci attorno, è il mio cruccio. Sousa è il migliore tecnico che abbia mai incontrato, intelligentissimo. Ma quest’anno ambiva a qualcosa di più importante, ci siamo anche dati un momento per riflettere, lui parlò con il Napoli, poi è tornato ma non era abbastanza motivato. Inzaghi è un rimpianto, grande persona. Il calcio ha bisogno di figure come lui: potevo riprenderlo ma avrei fatto un altro errore. Liverani lo ha voluto Sabatini, ma non si sono innescati i meccanismi. Colantuono ama Salerno, è con noi da tempo».

LA SCELTA DI SABATINI«Uomo di esperienza riconosciuta ma il suo stato di salute non gli ha consentito di essere presente, e quindi non ha portato quello che mi auguravo, quando è arrivato eravamo a 3 punti dalla zona salvezza»

PETRUCCI NEL CDA«Gianni è un amico, mio consigliere anche personale, è saggezza ed esperienza».

LA VICENDA DOSSIER«Ho conosciuto Gravina nel momento in cui ho preso il club, sulla vicenda fa ridere che ancora oggi non si riesca a tenere sotto controllo l’accesso ai software».