Inter: come Conte ha trasformato Eriksen in "soldatino" - ANALISI TATTICA - Calcio News 24
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Inter: come Conte ha trasformato Eriksen in “soldatino” – ANALISI TATTICA

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Tra le molte note liete del 2021 in casa Inter c’è sicuramente la crescita di Eriksen che da oggetto misterioso si sta rivelando pedina utilissima per Antonio Conte

Eriksen all’Inter non diventerà forse mai quel fuoriclasse che dipingeva calcio in ogni partita giocata con il Tottenham, ma per lo meno – nelle ultime settimane – Conte ha trovato il modo di inserire il danese. Dopo un anno molto difficile, va senza dubbio elogiata la capacità dell’asso danese di adattarsi e sacrificarsi anche in un calcio teoricamente non totalmente adatto per uno con le sue caratteristiche. Spesso l’Inter si difende infatti con un baricentro molto basso e attendista, in cui le distanze tra i reparti devono essere ridotte e la squadra compatta. Eriksen, a Londra, era invece abituato a una fase di non possesso quasi opposta, eppure se la sta cavando bene in questi frangenti. Ne avevamo scritto dopo il derby, in cui da mezzala era stato molto ordinato e diligente nel 5-3-2 interista.

In fase di possesso, sta invece avendo un’evoluzione diversa rispetto a quanto ci si aspettava. Rispetto allo strepitoso rifinitore visto con Pochettino, oggi il danese ha abbassato abbastanza il raggio d’azione. Non a caso, genera molte meno occasioni e passaggi chiave rispetto ai tempi degli Spurs. Lo si è visto chiaramente nel match contro il Bologna, in cui Conte ha schierato il centrocampo Brozovic-Eriksen-Barella. C’era infatti asimmetria tra le due mezzali: l’ex Cagliari agiva tra le linee con compiti molto più offensivi, buttandosi spesso in avanti. Al contrario, Eriksen restava più bloccato e vicino a Brozovic, raramente lo vedevamo in zona di rifinitura. Tant’è che quello dell’Inter sembrava più un doppio play che non un centrocampo a 3.

Insomma, anche se non ha avuto il peso e l’importanza che ci si aspettava all’inizio, Eriksen ha finito con il rivelarsi comunque una pedina utile per Conte, dopo mesi in cui era finito totalmente ai margini. Un’altra delle missioni riuscite per un’Inter ormai vicinissima allo scudetto.