Inter: poker di gol, le certezze sono anche di più
Connettiti con noi

Focus

Inter: poker di gol, le certezze sono anche di più

Pubblicato

su

Inzaghi

I neroazzurri hanno spazzato via l’Atalanta con un netto 4-0, delegittimando il primo posto in classifica in campionato

«Due cose sono certe. La prima: con 12 punti di vantaggio a 12 turni dal termine, l’Inter vede la seconda stella, anche meglio di quanto i Magi vedessero la cometa. La seconda: i nerazzurri hanno mandato perfettamente a memoria la tabellina del 4»: è questo l’incipit del pezzo dedicato a Inter-Atalanta da parte di Luigi Garlando su La Gazzetta dello Sport, che va a individuare come la capolista, che già viaggiava fortissima, nelle ultime 4 gare abbia sempre fatto poker. Chiunque capiti a tiro – che sia la rinvigorita Roma di De Rossi, la Salernitana fanalino di coda, il Lecce in difficoltà o un’Atalanta che nel primo quarto d’ora a San Siro ha un atteggiamento spavaldo che sembra funzionare – il conto finale è sempre identico. Al quale va aggiunto come l’Inter abbia determinato il diciassettesimo clean sheet in campionato, l’ottavo nel 2024. Con Sommer non proprio inoperoso, ma quasi, visibile per come debba lavorare con i piedi in impostazione più che per quanto debba parare con le mani.

Le valutazioni statistiche non fanno che rafforzare un’altra serie di considerazioni che appartengono alla sfera di una bellezza travolgente che sta esprimendo in maniera compiuta la squadra di Inzaghi. E vi sta riuscendo anche quando manca un uomo come Calhanoglu, che si pensava – e probabilmente lo è – come il massimo garante della qualità del gioco nerazzurro.

1) La forza dell’Inter è che quando salta la prima pressione esprime grandi accelerazioni.

2) Forse nessuno in Europa, con l’eccezione del Manchester City, ha difensori che partecipano con così tanta frequenza ed efficacia anche agli sviluppi finali della manovra.

3) Lautaro è un bomber vero, dai gol a ripetizione e di che fattura lo certifica quello del 2-0. Contemporaneamente è un regista avanzato, che in maniera continua apre il campo con le sue sponde

4) L’insistenza nel proseguire nella ricerca di un altro gol immediatamente dopo averne fatto uno è il segno più potente dell’egemonia che sa esprimere la squadra all’interno della gara. Una ferocia vista persino dopo il 3-0, quasi da trance agonistica. Con una conseguenza: l’esaltazione del pubblico, l’Inter non solo vince, trasmette felicità ed è contagiosa anche in chi entra. Si vedono i giocatori che continuano ad applaudirsi, anche quando le giocate rimangono allo stadio del tentativo. C’è anche una controindicazione, vista nelle battute conclusive: qualche fallo evitabile con maggiore capacità di ragionamento.

5) La sensazione è che riesca tutto o quasi. Come si dice in questi casi, più per consolazione degli sconfitti che per reale convinzione, si tratterà di capire l momento della difficoltà se si hanno i codici per reagire. In Italia, ormai, il discorso è chiuso. Al Wanda Metropolitano, in Champions League, si capirà di più in tal senso.