Lazio Tudor: «Debutto? Sensazioni positive, fa parte dello sport»
Connettiti con noi

Lazio News

Lazio Tudor: «Debutto? Sensazioni positive, fa parte dello sport»

Pubblicato

su

Tudor

Le parole di Igor Tudor, tecnico della Lazio, in conferenza stampa in vista del suo debutto sulla panchina biancoceleste con la Juve

Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa in vista del suo debutto sulla panchina della Lazio contro la Juve. Di seguito le sue parole.

EMOZIONI DEL DEBUTTO – «Sensazioni sempre positive, da uno che fa parte dello sport. Si guarda a questo come una sfida, di essere bravo, di vincere e gioire come è giusto che sia».

COS’ERA PER LUI LA JUVE – «Al destino non ci credo. Ho fatto 7/8 anni là della mia vita, costruendomi come giocatore e come persona. Sono grato a loro, ho avuto compagni, allenatori e dirigenti che mi hanno fatto diventare quello che sono ora. Soprattutto dal punto di vista della cultura del lavoro che cerco di trasmettere ora come allenatore».

EMOZIONI DELL’OLIMPICO – «Belle sicuro. E’ una gara contro un avversario importante. Le motivazioni sono sempre alte, poi la partita va preparata nel modo giusto, in attacco, in difesa. sui piazzati. Un allenatore pensa a come preparare la squadra, dandole quello che lui è. Io penso che la squadra debba essere sempre lo specchio di un allenatore. Ci vuole tempo, io sono qua da poco. Servirà la pazienza di fare questa trasformazione da squadra di un allenatore a squadra di un altro. Ci proverò a farlo in fretta, ma all’inizio non sarà perfetta e non sarà quello che voglio. Col tempo si migliora».

COSA MANTENERE DELLA LAZIO DI SARRI E COSA CAMBIARE – «Ci sono due cose che penalizzano la trasformazione. Una è che c’è stato un allenatore per tre anni, seconda è che era un allenatore forte che trasmetteva idee forti. Ma dall’altra parte è così, va accettato. Bisogna essere attenti nel fare le cose. Poi a voi piace parlare di moduli. C’è un’importanza ma non così importante come pensate. Parti con un modulo, poi se rompi gli schemi diventa un altro. E’ tutto il modo in cui lo fai che fa la differenza, non i numeri. Poi vedrete, ormai manca poco. Vedremo domani».

SE LEGGE I GIORNALI – «Ti ammazzi se leggi i giornali o ascolti le radio. Come fai? Queste cose un po’ penalizzano. Se c’è una particolarità vengo informato, ma io invece non leggo perchè sarebbe un suicidio. Neanche quando vanno bene le cose leggo, poi ti portano su una strada sbagliata».

CONTINUNA A LEGGERE SU LAZIONEWS24.COM