La ricetta di Pioli: «Lazio, serve lucidità» - Calcio News 24
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2015

La ricetta di Pioli: «Lazio, serve lucidità»

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L’allenatore in vista della sfida contro il Dnipro in Europa League

Intervenuto a Formello alla vigilia della sfida di Europa League contro il Dnipro, in programma domani sera all’Olimpico, mister Stefano Pioli ha fatto il punto della situazione in casa Lazio, partendo dall’analisi del momento: «Delicato e importante. Potevamo fare di più. I risultati mancati ci hanno tolto fiducia, dobbiamo ritrovarla il prima possibile con l’atteggiamento e i risultati. Da fuori si vedono solo cose negative. Le parole contano poco, conta ciò che si mette sul campo. Abbiamo solo un punto in meno rispetto alla scorsa stagione, ma abbiamo la terza peggior difesa del campionato nonostante si conceda poco agli avversari. In quelle poche occasioni ci facciamo colpire, dobbiamo migliorare, lo sviluppo della squadra c’è ma bisogna finalizzare e difendere meglio», ha dichiarato l’allenatore biancoceleste, come riportato dai colleghi di LazioNews24.com.

FUORI DAL TUNNEL – La partita di domani è, dunque, l’occasione per la Lazio per superare il momento difficile: «La situazione è delicata, non è normale vincere in campionato da circa un mese. Domani vogliamo vincere, passare il turno con una giornata d’anticipo, possiamo fare le cose per bene. Il Dnipro ha un solo risultato a disposizione, per le nostre caratteristiche è stato più semplice, ma in Europa abbiamo messo in campo prestazioni positive. Non dobbiamo aver fretta, troppe volte sbagliamo le decisioni, ci manca l’ultimo passaggio, dev’essere una nostra risorsa, nelle ultime partite è mancata».

COMPATTEZZA – Pioli ha parlato poi delle dichiarazioni da parte di alcuni giocatori dopo il pareggio con il Palermo e della scelta di andare in ritiro: «Credo che le parole interessino poco, si potevano usare parole diverse, ma guardo atteggiamenti e comportamenti. Gli atteggiamenti che sto vedendo sono quelli di un gruppo che vuole lottare, soffrire insieme e superare questo momento difficile. C’è stata grande generosità, non siamo riusciti a vincere. Il ritiro è stato scelto dalla società e condiviso da me», ha spiegato l’allenatore, che poi ha concluso: «Dobbiamo avere meno fretta, abbassare i centrocampisti per costruire l’azione. Produciamo un volume di gioco che non riusciamo a concretizzare, dobbiamo fare scelte più lucide. Questi giorni di ritiro servono per chiarirci, confrontarci sulle situazioni in cui dobbiamo crescere. Sacrificarsi uno per l’altro, soprattutto nella fase di recupero palla, ci vuole intensità, non sempre l’abbiamo avuta».