Esclusiva Moggi: «Maradona, un fuoriclasse che vinceve le partite da solo»
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Moggi ricorda Maradona: «Vinceva da solo le partite, era diverso da Messi e Pelé» – ESCLUSIVA

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luciano moggi

Luciano Moggi, ex Direttore sportivo del Napoli di Maradona, ha ricordato il fuoriclasse argentino ai microfoni di Calcionews24.com

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Diego Armando Maradona. Tante le manifestazioni in ricordo per il ‘Pibe de Oro’, che si è spento all’età di 60 anni a causa di una crisi respiratoria lo scorso mercoledì a Tigre, in Argentina. Viscerale l’amore della sua Napoli per il mito argentino, con i tifosi partenopei che non hanno fatto mancare il loro tributo in città e al San Paolo.

Chi conosceva bene il ‘Diez’ era sicuramente Luciano Moggi, Direttore nel Napoli di Maradona tra il 1987 e il 1992, che ha ricordato la leggenda argentina in esclusiva a Calcionews24.com: «Chi era in campo lo sappiamo tutti, era un fuoriclasse di quelli che potevano decidere la partita da solo. Nello spogliatoio era l’uomo che dava allegria a tutti quanti perché, con Diego in campo, c’era la certezza di poter vincere. Era uno che non faceva mai pesare la sua qualità nei confronti dei compagni, gli volevano tutti bene, anche perché egoisticamente gli faceva vincere le partite. Era gioviale e altruista, era difficile non apprezzarlo e non volergli bene».

Moggi prosegue raccontando un aneddoto su Maradona ai tempi del Napoli: «Quando la squadra doveva raggiungere il campo dagli spogliatoi, nel tunnel lui si metteva in testa e diceva sempre questa frase: “Ragazzi, venitemi dietro e andiamo a vincere la partita, fidatemi di me”. E tutti quanti scendevano in campo con la consapevolezza di vincere e questo portava risultati positivi. Era una persona disponibile anche nel sociale, per una città come Napoli che aveva bisogno di qualcosa che svegliasse e ridesse morale ad una città abbattuta in quel tempo».

Moggi a Calcionews24: «Messi non è un fuoriclasse come Maradona. Pelé? Scelgo sempre Diego»

Messi Maradona

Maradona e Messi

L’eredità di Maradona nel calcio argentino e mondiale è stata raccolta da Leo Messi, con Moggi che si sofferma sul paragone tra i due numeri dieci dell’Albiceleste: «La somiglianza con Messi ci può stare. E’ un grande giocatore che riesce a risolvere le partite, ma grazie anche all’aiuto della squadra come abbiamo visto nella differenza che c’è tra il Messi con il Barcellona e quello con la maglia dell’Argentina. Parliamo in questo caso di un campione, mentre per Maradona siamo di fronte ad un fuoriclasse. Sono due cose decisamente diverse: uno vinceva da solo le partite, l’altro ha invece bisogno della squadra, anche se l’apporto che dà ai compagni è importante e sostanzioso. Maradona, a differenza di Messi, poteva vincerle da solo le partite».

Maradona o Pelé? Moggi, concludendo ai microfoni di Calcionews24.com, non ha dubbi sull’eterna rivalità tra le due icone del calcio mondiale: «Io scelgo sempre Maradona. L’ho avuto per cinque anni con me al Napoli: so perfettamente quello che era capace di fare e quello che ha fatto».

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