Napoli-Torino, com’era il mondo l’ultima volta che i granata vincevano in Campania
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Napoli-Torino, com’era il mondo l’ultima volta che i granata vincevano in Campania

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Napoli-Torino è il prossimo incontro di Serie A, ecco da quanto i granata non vincono in campania e com’era allora il Mondo. 

Poco più di una manciata d’ore ci separano da Napoli-Torino, prossimo incontro di Serie A in programma alle ore 20e45 del 8 marzo in quel dello Stadio Diego Armando Maradona. Una partita che può rappresentare uno spartiacque per la stagione della squadra allenata da Francesco Calzona, così come per quella di Ivan Juric. Una classica del nostro calcio, che non di rado regala agli spettatori delle due società che trovano ubicazione a capo e coda della Penisola, partite entusiasmanti e ricche di colpi di scena. 

Almanacco e numeri alla mano però, sorge spontaneo domandarsi a quando risalga l’ultima vittoria granata in casa dei partenopei. Se nel recente incontro al Grande Torino difatti i piemontesi hanno confezionato un roboante 3-0, alle pendici del Vesuvio i tre punti mancano dal lontano 2009. Era esattamente il 17 maggio di quell’anno e il Torino – all’epoca seguito da Giancarlo Camolese – ribaltò il momentaneo vantaggio a firma Piá, grazie alle marcature di Rolando Bianchi e Alessandro Rosina

Da quel momento, un filone di vittorie campane intervallate da qualche sporadico pareggio ha fatto da cornice alle partite tra Napoli e Torino. 14 anni insomma sono trascorsi, un era geologica per il panorama calcistico attuale e – ai tempi dei social e la digitalizzazione – forse anche per il mondo più in generale. Da qui, l’esigenza di domandarsi com’era il nostro pianeta ai tempi dell’ultimo match che vide i sabaudi uscire vincitori dalla Campania. 

Iniziando dal contesto sportivo, come prima citato, la panchina granata era affidata al mister Camolese, mentre su quella partenopea sedeva Roberto Donadoni. Al termine della stessa stagione i piemontesi si piazzarono diciottesimi, con conseguente retrocessione in Serie B, mentre il Napoli non andò oltre la metà classifica, tagliando il traguardo come dodicesimo. 

Fu invece l’Inter a trionfare in campionato, con la Juventus a chiudere in seconda posizione ed il Milan terzo a 74 punti, entrambi a dieci lunghezze dai nerazzurri (primi a quota 84). E in Europa? La finale di Champions League fu disputata da due nobili del Vecchio Continente, oggi lontane dai fasti d’un tempo: Barcellona-Manchester United. Con vittoria blaugrana grazie ai gol del veterano Eto e di un giovane promettente Lionel Messi. L’Europa League, all’epoca Coppa Uefa, se la aggiudicarono invece gli ucraini dello Šachtar Donec’k sui tedeschi del Werder Brema

Allargando ancora la lente d’osservazione invece – trasferendoci dal campo calcistico a quello politico – nel maggio del 2009 il Presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi (lo sarà dal 2008 al 2011), mentre al Colle sedeva Giorgio Napolitano (lui invece ci rimase fino al 2015 prima di lasciare il posto a Sergio Mattarella). Rimanendo nel contesto italiano, il 2009 coincide con il più vigoroso impatto della crisi economica “adottata” dal settore immobiliare prima, e finanziario dopo, statunitense.

Nello stesso anno, non a caso, la Penisola entrò nel peggior periodo di recessione della sua storia recente, mettendo di fatto fine a quel percorso di crescita e prosperità (già comunque sensibilmente ridimensionato), figlio del secondo dopoguerra. Nello stesso anno, guardando invece al prima citato panorama oltre oceano: Barack Obama diviene il 44° presidente degli Stati Uniti (e sempre nel 2009 verrà insignito del Premio Nobel per la Pace). Mentre il Volo US Airways 1549 pilotato dal comandante “Sully” atterra Hudson di New York, dall’altra parte del contenente veniva trovato esamine Michael Jackson

Ma ancora, in Israele Netanyahu viene incaricato di formare un nuovo governo. Nella più vicina Germania Angela Merkel viene invece rieletta cancelliera. A Copenaghen si chiude uno dei primi vertici ONU legato esclusivamente all’analisi e lotta al cambiamento climatico (tematica sempre più ricorrente sui tavoli delle multilaterali internazionali) e mentre il G8 è di scena simbolicamente a l’Aquila, Sean Penn si aggiudica la statuetta di miglior attore agli Oscar con il film ‘Milk’. 

Insomma, rubando un espressione al linguaggio più popolare che giornalistico: ‘ne è passata di acqua sotto i ponti’ dall’ultima vittoria del Torino tra le mura di Napoli. Questa sera Ivan Juric e i suoi avranno l’occasione per riaggiornare la statistica, altrimenti un altro anno (e altrettante pagine di storia), verranno addizionate all’almanacco.