Petagna, da Monza a Cagliari: l'intervista all'attaccante
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Petagna: «Da Monza a Cagliari, adesso sono ripartito»

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Andrea Petagna, attaccante del Cagliari, ha parlato a La Gazzetta dello Sport e si è raccontato tra passato, presente e futuro

Andrea Petagna è stato uno dei protagonisti dell’ultima giornata. La sua rete in Cagliari-Bologna è servita perché i sardi si guadagnassero 3 punti importanti nella corsa salvezza e lo ha sbloccato. L’attaccante si è raccontato a La Gazzetta dello Sport.

RANIERI«Un padre. Per tutti noi. Su di me ne hanno dette di tutti i colori. Lui ha creduto in me. Voglio ripagare la fiducia e quella del presidente Giulini che mi ha portato qui. Ranieri mi chiede di andare più dentro l’area perché lì si fanno i gol. Ci sto lavorando per migliorare. E sono anche pronto a tirare i rigori. Mi piacciono, studio i portieri».

CONCORRENZA«Non mi aspettavo una concorrenza così. I vecchi trainano bel gruppo. Pavoletti ha 35 anni e non ha mai saltato un allenamento, ed è forte. Quando giochi titolare sai che hai 4 persone in panchina che vogliono entrare, non è semplice. Ora si è alzato il livello degli allenamenti c’è più agonismo e qualche fallo».

CARRIERA«Ho fatto un percorso ottimo. Che dagli anni belli della Spal mi ha portato a Napoli. Dove ho fatto bene, ma ho avuto davanti Osimhen e Mertens.Al secondo anno con Spalletti ho avuto due infortuni e ho rallentato. Poi c’è stata l’opportunità Monza. Mi sono fatto male e sono ripartito a gennaio. Come qui. Sì, forse a Monza ho perso qualcosa».

PERSONE IMPORTANTI«Con Galliani devo scusarmi. Non l’ho salutato prima di Cagliari-Monza. Ero teso. Lo farò al ritorno. Allegri mi ha fatto esordire col Milan e mi evitava di andare a scuola al mattino… Semplici è un grande tecnico, quello che più di tutti ha creduto in me. Spalletti lo sento spesso, bravo».

SANREMO «Sfera è un fratello. È stato anche qui. Tifo per Geolier, il rapper napoletano, qualcosa di unico. Lo conosco, si merita tanto»