Riva, l'addio del calcio italiano a Rombo di Tuono
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Riva, l’addio del calcio italiano a Rombo di Tuono

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La morte di Gigi Riva ha colpito come un fulmine a ciel sereno il calcio italiano: l’addio nella sua Cagliari a Rombo di Tuono

La notizia della morte di Gigi Riva ha colpito come un fulmine a ciel sereno il mondo del calcio italiano. L’attaccante icona del Cagliari e della Nazionale è venuto a mancare alle 19.10, nella sua Cagliari, città che lo ha adottato dal 1963, quando ci si trasferì appena diciannovenne. Le prime pagine dei giornali sportivi e non solo oggi sono tutte per lui.

La morte è arrivata improvvisa: nella notte tra domenica e lunedì aveva avuto un malore, prima la corsa al Pronto Soccorso e poi all’ospedale Brotzu, una eccellenza sanitaria della Sardegna. Dopo una prima diagnosi di infarto, dovuto probabilmente ad una coronaria ostruita, i medici gli avevano proposto, come ricostruito da La Gazzetta dello Sport, una angioplastica: una operazione non di routine, molto rischiosa, soprattutto per una persona di quasi 80 anni, in cui avrebbe anche potuto morire sotto i ferri. Riva, una volta informato dai medici, ha deciso di prendere tempo fino alla giornata di ieri, in cui una ricaduta si è rivelata fatale, nonostante l’ultimo tentativo disperato dei dottori, conclusosi con esito negativo.