Roma, Pallotta: «Il nuovo stadio si farà, situazione brutta al mio arrivo»
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Roma, Pallotta: «Odiavo il calcio, al mio arrivo brutta situazione»

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Nel corso di una intervista il presidente della Roma James Pallotta torna a parlare del tema del nuovo stadio e ripercorre i passi dell’acquisto della società e del suo risanamento

Nonostante gli ultimi scandali del Campidoglio, James Pallotta rimane fiducioso: il nuovo stadio della Roma si farà. Nonostante l’esperienza sin qui non propriamente memorabile da presidente giallorosso, l’imprenditore americano, intervistato in patria dal portale economico specializzato Real Vision, ha mostrato un rinnovato ottimismo in vista del futuro. «In tre anni speriamo di avere lo stadio – ha affermato Pallotta – . Penso che il mio arrivo sia stato ok per la Roma: ero approdato come uno degli investitori passivi, poi ho pensato che poteva essere divertente prendere il comando ed aiutare a far crescere un marchio globale come quello romanista. La verità è che prima pensavo che il calcio fosse il peggiore nella storia degli sport».

Il numero uno giallorosso si è evidentemente ricreduto col tempo passo dopo passo: «Quando abbiamo comprato la Roma, il club era in grossa difficoltà economica. I vecchi proprietari da una parte avevano fatto un buon lavoro sul campo, dall’altra prendevano soldi in prestito da altre imprese ed avevano accumulato un grosso debito. Fondamentalmente penso che il vero proprietario della squadra fosse la Banca Unicredit – ha raccontato ancora Pallotta – . Abbiamo dovuto fare molto per cambiare una situzione del genere: noi non prendiamo da nessuno soldi per le infrastrutture o per lo stadio, la nostra è una operazione finanziaria privata. Costruiremo l’impianto più utilizzato di tutta l’Italia meridionale: spero sia tutto fatto entro fine maggio per comunciare i lavori entro fine anno». Finalmente.