Cara Serie A, se fossero i portieri a decidere lo Scudetto?
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Editoriale

Cara Serie A, se fossero i portieri a decidere lo Scudetto?

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Portieri grandi protagonisti nel bene e nel male in questo inizio di Serie A: nelle loro mani il destino delle big

Che i portieri ricoprano un ruolo fondamentale per i successi delle rispettive squadre è affare noto e scontato, che ora possano decidere le sorti della Serie A è la sorprendente novità della stagione.

Prendete il Milan, per esempio. Scintillante sin qui nel suo percorso di crescita e subito a suo agio nella delicata sostituzione di un totem qual è Gigio Donnarumma. Le prime prestazioni di “Magic” Mike Maignan hanno convinto tutti: reattività tra i pali e nelle uscite, piedi buoni per far ripartire l’azione.

Una scelta pressoché perfetta quella del club rossonero che però ora si trova a dover fare i conti con l’infortunio al polso del francese. Intervento delicato e tempistiche per il recupero da valutare cammin facendo.

D’altronde la velocità con cui il Milan si è fiondato sullo svincolato Mirante lascia intendere come non ci siano poi tutte queste certezze sul rientro in campo (e soprattutto nelle condizioni ottimali) di Maignan.

Se il Diavolo piange, le storiche rivali Inter e Juventus non si può dire che sorridano più di tanto. I campioni d’Italia sono appesi alle lune alterne di Handanovic e valutano seriamente se accelerare i tempi e chiudere l’accordo con Onana e l’Ajax già a gennaio.

I bianconeri hanno invece puntato ancora una volta su Szczesny, il quale dopo un avvio horror di campionato pare aver ritrovato sicurezza e continuità tecnica. Ma di certo nel cuore dei tifosi il portiere polacco non occupa un posto di spicco.

Chi invece sin qui ha impressionato è stato Ospina, titolare del Napoli capolista e capace di riporre in soffitta il dualismo con Meret. Rendimento elevato anche per altri due volti nuovi: Musso è stato il vero rinforzo estivo dell’Atalanta, Rui Patricio ha nobilitato i tre legni della Roma che dalla partenza di Alisson in poi hanno avuto pochissima serenità. Insomma, mai come quest’anno il destino dello Scudetto potrebbe passare dalle mani più che dai piedi.