STATS – Spezia Verona, Semplici e Zaffaroni: chi sta meglio dopo l'ultima giornata?
Connettiti con noi

Hellas Verona News

STATS – Spezia Verona, Semplici e Zaffaroni: chi sta meglio dopo l’ultima giornata?

Pubblicato

su

spezia verona

I numeri di Spezia e Verona, che dopo le due sconfitte si dovranno giocare la permanenza in Serie A l’11 giugno

La Serie A ha un prolungamento con lo spareggio che dovrà decidere la terza squadra che andrà a far compagnia a Sampdoria e Cremonese nella categoria inferiore. Le sconfitte di ieri sera di Spezia e Verona hanno entità diverse – 2-1 i liguri a Roma, 3-1 i veneti a Milano -, ma entrambe sono accomunate dall’essere maturate nel finale: da un lato il rigore trasformato da Paulo Dybala, dall’altro la doppietta di uno scatenato Leao intenzionato a onorare l’addio al calcio del maestro Zlatan Ibrahimovic.

Quali aspetti positivi dichiarano i numeri dell’ultima giornata?

All’Olimpico lo Spezia è stato superiore agli avversari sui passaggi intercettati, un buon segnale di organizzazione della fase difensiva. La Gazzetta dello Sport ha definito come «match lucido» la gestione di Semplici, che si è dichiarato ottimista per il prossimo futuro per avere fatto «una buona prova», esprimendo rammarico per avere sciupato l’opportunità dell’1-2 poco prima di incassare la rete decisiva. Il tecnico è confortato dalla condizione fisica dei suoi ed è convinto che adesso si debba lavorare soprattutto su quella mentale.

Il Verona a San Siro è stato molte alle corde e il divario dei falli commessi rispetto agli avversari è decisamente indicativo: 18 contro 5. Rispetto allo Spezia, ha in più l’aver vinto anche un numero maggiore di contrasti sul Milan e avere registrato più del triplo degli intercetti. «Per lo spareggio servirà coraggio», scrive la Rosea, il piano di ieri – «barricare e sperare» – non è pensabile o produttivo al cospetto di una squadra di pari livello, anche se è normale che contro i rossoneri ci potesse essere un atteggiamento più guardingo. Zaffaroni è convinto che dalla parte dei suoi ci sia una motivazione diversa che farà la differenza e a fine gara l’ha spiegata così: «Giocheremo una partita che pochi mesi fa sarebbe stata impensabile da giocare. Vogliamo coronare questa rincorsa: è un sogno».