Torricelli: «Una storia come la mia? Lo spero. Mi piace Di Lorenzo»
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Torricelli: «Una storia come la mia? Lo spero. Mi piace Di Lorenzo» – ESCLUSIVA

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Moreno Torricelli è stato uno dei calciatori più iconici degli anni ’90 grazie alla sua storia: con la maglia della Juve, poi, ha vinto tutto

Moreno Torricelli è uno di quei giocatori amati da tutti, un po’ per la sua storia ed un po’ per la sua vena gentile, a differenza del furore agonistico che metteva in campo. Fu Trapattoni a portarlo nel calcio che conta dopo un’amichevole tra Caratese e Juventus. Trapattoni fu ammaliato dal terzino falegname, lavorava in una fabbrica di mobili in Brianza, e lo volle con sè. Torricelli vinse tutto con i bianconeri di Lippi e si confermò a granidissmi livelli nella Fiorentina con Di Livio, Rui Costa e Batistuta. Ecco le sue parole in esclusiva per Calcionews24.

Emergenza terzini in casa Juve, dopo l’infortunio di Alex Sandro, è toccato a De Sciglio e ci si è messa anche l’espulsione di Danilo. Situazione abbastanza difficile, visto il solo Cuadrado.
«Purtroppo, capitano gli infortuni e dopo questo periodo di inattività credo che sarà una costante, non solo per la Juve ma in generale per tante squadre. Sicuramente è una situazione d’emergenza, vediamo Chiellini un attimo come starà altrimenti abbiamo già visto una volta Matuidi a sinistra, ci potrebbe anche un’opzione con tre centrali ma a Sarri piace giocare con la linea a 4. Vediamo se giocherà Matuidi o verrà adattato un centrale, se sta bene Chiellini o magari Rugani… non so, una soluzione si troverà».

Questa Juve ha qualcosa di quella in cui lei è stato protagonista o mancano delle pedine fondamentali?
«Io credo che questa Juve non abbia nulla da invidiare alla mia, ha una rosa fortissima con grandissimi giocatori. Negli ultimi otto anni ha riportato dei successi incredibili, otto campionati di fila cambiando qualche giocatore, anche se i risultati non cambiano. E’ chiaro che ci vuole il sacrificio in campo non solo di un singolo giocatore ma di tutta la squadra e questo si è intravisto contro il Bologna. Senza questa voglia di sacrificarsi per il bene della squadra non si può arrivare a traguardi importanti, questo è nel DNA bianconero. Chi arriva alla Juve sa che non può pensare solo a se stesso, ma pensare al bene della squadra».

Lo Scudetto. I bianconeri sono ancora favoriti per la conquista del titolo?
«E’ prima in classifica, secondo me è un gradino al di sopra delle altre squadre, sia alla Lazio che sta facendo un campionato strepitoso sia all’Inter. Per cui sì, è ancora la squadra da battere in virtù del fatto che è prima in classifica anche se vuol dire al momento poco perché mancano tante giornate».

Pensa sia possibile rivedere una storia come la sua nel calcio attuale?
«Non lo so. Una storia così eclatante, un salto così repentino è capitato a pochissimi giocatori. Era difficile prima e sarà difficile adesso. Credo, anzi spero, che qualcuno possa fare il mio stesso percorso perché è stato davvero incredibile e se dovesse capitare a qualche altro giovane, io ne sarei felice».

Gli anni alla Fiorentina, una squadra costruita davvero benissimo con tanti campioni come Rui Costa e Batistuta. Che ricordi ha?
«Era una squadra fortissima e nel mio primissimo anno siamo rimasti in testa per tanto tempo, mi sembra 23-24 giornate. Poi, alla fine, non siamo riusciti a vincere il campionato e fu davvero un peccato, avevamo la possibilità ma se non siamo arrivati a centrare quell’obiettivo è perché siamo stati manchevoli sotto alcuni punti di vista».

La Nazionale di Mancini si affida a Florenzi nel ruolo di terzino destro: pensa che Lazzari o Di Lorenzo possano insidiarlo?
«L’Europeo è ancora lontano, ci sarà ancora un campionato e i giovani avranno tempo per maturare ancora di più e questo andrà a beneficio di Mancini. Per quanto riguarda il ruolo di terzino destro, Florenzi non sta facendo molto bene, ha avuto delle difficoltà al Valencia e non sempre gioca. Mi sta piacendo tanto Di Lorenzo del Napoli, un giocatore che è cresciuto tanto, ha personalità e speriamo possa continuare di questo passo perché ha le potenzialità per entrare in Nazionale e fare un ottimo europeo».

Si ringrazia Moreno Torricelli per la disponibilità e la cortesia mostrate durante l’intervista.