Tronchetti Provera: «Juve Inter? Partite strane a Torino. Su Pirelli...»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Tronchetti Provera: «Juve Inter? Partite strane a Torino. Su Pirelli…»

Pubblicato

su

Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Pirelli, ha parlato dell’Inter a margine di un evento organizzato dal Foglio Sportivo. Le sue dichiarazioni.

SCUDETTO – «A fine febbraio si vedeva che soprattutto chi stava di inseguire era più debole strutturalmente come squadra. Mancata solo la partita con la Juve? A Torino sono sempre partite strane. Quella è stata una partita strana ma va bene così. È un bene che ci sia anche la Juve in Champions League, noi abbiamo avversari ma non nemici».

SOSTITUTO DI CONTE – «Se dico un nome faccio solo guai, è una decisione della dirigenza. Leggo che c’è la necessità di vendere giocatori, ce ne sono tanti, eviterei se possibile quelli che sono stati la struttura. Adesso la sfida è la Champions. Mi è mancato non andare mai allo stadio? Ha dato un senso diverso allo scudetto, che è bellissimo però non aver partecipato alle partite ha tolto un po’». 

INTER E PIRELLI – «È stata una bellissima avventura, un utilissimo veicolo di marketing, sia quando è andato tutto bene che meno bene. È stata un’avventura vissuta insieme chiusa in bellezza. Cosa significa essere global tyre partner dell’Inter? Noi avremo con il club una continuità di eventi che faremo insieme, parteciperemo alle partite importanti in un modo che valuteremo di volta in volta per poter continuare questo cammino in modo diverso»

MAGLIA NEL CUORE – «Quella del triplete, a noi piacciono le linee verticali nere e azzurre, erano quelle che noi volevamo e che ci piacevano. La pubblicità di Ronaldo? Sono stati anni entusiasmanti, negli anni di Ronaldo abbiano cominciato a vincere, non abbiamo avuto grande vittorie come successo negli anni successivi ma Ronaldo era uno spettacolo, il fenomeno dal punto di vista delle qualità e una bravissima persona. Lukaku può essere il suo erede? Lukaku è già personaggio importante, ha, al di là di potenza e qualità gioco, un taglio umano che lo rende vicino al pubblico. Rimane simbolo dell’Inter che potrà crescere».