Venezia, Aramu: «Dionisi e Zanetti intelligenti. Voglia altri buoni risultati»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Venezia, Aramu: «Dionisi e Zanetti allenatori intelligenti. Vogliamo altri buoni risultati»

Pubblicato

su

venezia roma

In un’intervista Mattia Aramu ha commentato l’avvio di stagione in Serie A del Venezia

Intervistato da Fantacalcio.it, Mattia Aramu ha commentato l’avvio di stagione al Venezia. Ecco le sue parole.

PROMOZIONE – «È stato il picco più alto della mia carriera. Fare una promozione in Serie A in un campionato così difficile è qualcosa di fantastico».

DIONISI E ZANETTI – «Sono allenatori moderni che fanno giocare a calcio; sono molto intelligenti e bravi a capire i momenti della partita. Grazie a loro sono emerso perché condivido appieno la loro filosofia di gioco. Hanno sfruttato al meglio le mie caratteristiche, così come quelle di tutto il resto della squadra. Sono stati fondamentali per la mia crescita».

AVVIO DI STAGIONE – «Abbiamo avuto qualche difficoltà a inizio stagione, soprattutto perché abbiamo tanti ragazzi stranieri oltre che molti giocatori, come me, al primo vero anno di Serie A. Non è stato semplice l’approccio ma adesso ci siamo ripresi e ci stiamo rendendo conto delle nostre potenzialità. Con il lavoro troveremo altri buoni risultati».

PRIMO GOL AL TORINO – «Sul dischetto ho pensato solo a fare gol, ma posso dire che è stata per forza una questione di destino, non ci sono altre spiegazioni. A fine partita ho pensato a quanto sia stato strano segnare il primo gol in A contro la squadra in cui avevo iniziato».

ESULTANZA – «Risale a due anni fa quando non riuscivo a segnare da qualche partita, nonostante le tante occasioni che creavo. E’ arrivato un giorno nel week-end il padrino di mio fratello, amico di famiglia, e si mise con la testa a sud e io gli ho chiesto che faceva col letto al contrario. Lui mi ha detto testa a sud perché si riposa meglio. Ho seguito il suo consiglio; segnai subito contro il Crotone e da lì è partita quell’esultanza anche se non mi sono mai più messo con la testa a sud, ma l’esultanza l’ho mantenuta volentieri».